“Voglio chiarire questo equivoco: non ci sar\u00e0 assolutamente nessun tipo di cambiamento sulla fiscalit\u00e0 dei lavoratori frontalieri. Non si sta parlando n\u00e8 di una legge n\u00e8 tantomeno di un provvedimento. Si tratta di una lettera a firma del presidente della Regione Lombardia<\/a>, Attilio Fontana<\/a> e dell’allora presidente del Cantone del Ticino, Christian Vitta, con la quale si richiede, qualora l’attuale Governo<\/a> centrale volesse cambiare il regime fiscale dei frontalieri, di non mutare quello in vigore per gli attuali frontalieri<\/a> e di non variare la situazione dei ristorni. Mentre per i nuovi frontalieri si richiede che lo Stato centrale applichi delle deduzioni per calmierare una eventuale tassazione peggiorativa”. Cos\u00ec l’assessore regionale con delega ai rapporti con la Svizzera, Massimo Sertori<\/a>, ha voluto fare chiarezza in merito alla bagarre nata sul regime fiscale di tassazione dei frontalieri.<\/p>\n “Abbiamo richiesto inoltre – ha continuato Sertori – che il 50% dell’ipotetico gettito fiscale aggiuntivo dovr\u00e0 andare alla Regione che, a sua volta, lo ridistribuir\u00e0 ai Comuni di Confine. \u00c8 giusto e doveroso ricondurre le cose per come sono e lasciare fuori tutta la strumentalizzazione e la demagogia sentita in queste ore”.<\/p>\n “Stiamo parlando di lavoratori – ha concluso – che fanno sacrifici dalla mattina alla sera e quindi \u00e8 fuorviante fornire notizie non veritiere e non certe”.<\/p>\n ben<\/p>\nGettito fiscale<\/h3>\n
Lavoratori che fanni sacrifici da mattina a sera<\/h3>\n