Assessore: associare cibo e vino al cancro ha già fatto danni a livello economico. Presto missione vini lombardi a Bruxelles
“L’agroalimentare è una delle ricchezze più grandi del nostro Paese e la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia. Il risultato ottenuto con il ravvedimento Ue sul ‘Cancer Plan’ e il vino dimostra come il sistema Italia debba fare squadra per tutelare il proprio patrimonio. I vini Doc, Docg e Igt hanno disciplinari riconosciuti a livello comunitario in termini di qualità e salubrità. Sarebbe stata una contraddizione per l’Ue”. Lo ha detto l’assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito alle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate dall’Europarlamento. Correzioni con le quali si è scongiurato il tentativo di inserire riferimenti al cancro sulle etichette di vino e birra.
Pronti a far conoscere vini lombardi a Bruxelles
“Associare il consumo di un prodotto al cancro – ha aggiunto l’assessore, annunciando per la primavera un evento a Bruxelles per far conoscere i vini lombardi – ha già generato in passato danni economici enormi, penso alla carne rossa, e anche solo un accostamento a livello mediatico può generare nel consumatore dubbi e paure. Per questo è necessario che ci sia chiarezza, ricordando la differenza fondamentale tra consumo e abuso di alcolici. Tra l’altro, la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco come elisir di lunga vita”.
Export dei vini in crescita in doppia cifra
“I vini lombardi – ha ricordato l’assessore – stanno facendo registrare crescite in doppia cifra a livello di export, i nostri produttori hanno fatto passi da gigante in materia di sostenibilità ambientale e sempre più giovani imprenditori si avvicinano al mondo del vino”. “Sul nostro territorio regionale – ha concluso Rolfi – più del 90% del vino prodotto è di qualità. E grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e consorzi si stanno ottenendo risultati importanti in materia di promozione e valorizzazione delle etichette anche come strumento di promozione turistica”.
gus