Varianti Covid, il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi ha ricevuto il nullaosta per l’inserimento nella rete regionale dei laboratori per la ricerca delle mutazioni di SARS-CoV-2.
Obiettivo, identificare attraverso il sequenziamento le varianti del virus attualmente note o non ancora conosciute.
Mutazioni del virus Sars-CoV-2 si osservano in tutto il mondo dall’inizio della pandemia. Alcune possono dare al virus caratteristiche di virulenza e infettività differenti, come a esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre varianti.
Questo può comportare una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità, forme più severe di malattia, o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo. Lo comunica il PTP (Parco Tecnologico Padano) Science Park di Lodi in una Nota.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, “perché già dal tampone pre-screening è possibile individuare le diverse varianti”.
Ricerca varianti Covid, passo avanti importante al PTP
“È perciò particolarmente importante – ha aggiunto l’assessore – che il PTP abbia ottenuto questa importante autorizzazione regionale per la ricerca delle varianti. Mettendo a disposizione del territorio le proprie competenze nella gestione dell’emergenza”.
Pre-screening rapido
“In particolare – si legge nella Nota – presso il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi, dove attualmente si processano in media oltre 700 campioni al giorno con una capacità analitica di 1600 campioni al giorno. Si effettuano in campioni risultati positivi un pre-screening rapido per l’identificazione delle varianti conosciute (Inglese, Sud-Africana, Brasiliana)”.
In tutti i casi in cui ci sia il sospetto di essere in presenza di una variante ad elevata trasmissibilità, è possibile procedere all’intero sequenziamento del gene ‘S’ codificante la proteina Spike”.
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