“Vaccini ci sono per fasce target, per altre categorie rivolga la protesta al Governo di cui suo partito è azionista”
“È davvero triste che la vice sindaco di Milano pieghi la sua carica istituzionale a una polemica politica ingiustificata e strumentale. Regione Lombardia coprirà gratuitamente, come tutte le altre Regioni, con il vaccino antinfluenzale le fasce target della popolazione stabilite dal Ministero della Salute”. Lo afferma in una Nota l’assessore al Welfare della Regione Lombardia.
“Mi auguro che questo atteggiamento del vice sindaco non sia l’avvisaglia della campagna elettorale per Milano – sottolinea l’assessore regionale – dalla quale la salute dei cittadini e i rapporti leali fra le istituzioni devono essere preservati”.
80 per cento di dosi in più rispetto al 2019
“Abbiamo acquistato l’80 per cento delle dosi in più rispetto allo scorso anno – spiega l’assessore al Welfare – che ci permetteranno di vaccinare in tempi utili le persone fragili, gli over 60, le donne gravide, gli operatori sanitari e i bambini. Per gli altri cittadini, il problema dell’approvvigionamento è nazionale. Invito la vice sindaco a rivolgere la sua vibrante protesta verso il Governo, del quale il suo partito è un grande azionista”.
Piano vaccinale molto importante
“Per la città e l’area metropolitana di Milano – prosegue l’assessore – l’Ats ha elaborato un piano vaccinale molto importante, che si avvale dell’adesione di oltre 1600 medici di famiglia, dell’allestimento di strutture Hub all’ospedale di Baggio gestito dai medici della sanita militare, al Sacco, a Villa Marelli e davanti a Palazzo Reale, coinvolgendo il personale delle Asst, gli stessi MMG e i pediatri, raccogliendo l’adesione di 97 Comuni del territorio con 161 spazi a disposizione che si aggiungono agli ambulatori vaccinali”.
Dopo la popolazione target le farmacie
“Una volta esaurito il proprio ruolo istituzionale nei confronti della popolazione target – conclude l’assessore al Welfare – come già d’accordo, metteremo a disposizione le dosi vaccinali rimanenti delle farmacie. Nonchè dei cittadini non compresi nelle categorie di cui sopra. Con la formula del co-pagamento. Come avvenuto negli anni scorsi”.
gus