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Vaccinazione pazienti fragili, a ottobre ’23 oltre 200.000 somministrazioni

vaccinazione pazienti fragili

“Regione Lombardia vanta ottimi risultati nella campagna antinfluenzale, una risposta straordinaria a pochi giorni dall’avvio a favore delle persone più fragili (siamo già oltre 200.000 vaccinazioni erogate). Grandi passi in avanti si possono fare a favore dei pazienti oncologici e diabetici. È un bel segnale sarebbe incentivare le donne in gravidanza a compiere questo importante gesto”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che, insieme all’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Elena Lucchini, è intervenuto all’evento ‘Vaccinazioni pazienti fragili. Un’opportunità di salute’, organizzato insieme alla Fondazione ‘The Bridge’ per presentare i risultati del gruppo di lavoro sulla vaccinazione dei pazienti fragili in Lombardia.

Il progetto ha visto un percorso scientifico realizzato in collaborazione con l’Unità Organizzativa Prevenzione della DG Welfare della Regione Lombardia.  In raccordo con il Piano regionale di prevenzione, ha coinvolto rappresentanti delle Associazioni di pazienti e caregiver, delle Società scientifiche, dei Medici di Medicina Generale, dei Direttori Generali di alcune ASST lombarde e delle Aziende farmaceutiche.

Nel corso dell’evento è stata presentata anche la campagna di sensibilizzazione e informazione sul tema, prodotta dalla Fondazione The Bridge, presieduta da Rosaria Iardino.

Modello lombardo

“Il nostro modello organizzativo, aperto a nuove strategie – ha sottolineato il presidente – vanta collaborazioni virtuose. Il Gruppo di lavoro e i risultati odierni ne sono testimonianza. I dati dell’inchiesta rivelano che il 100% delle ASST lombarde effettuano le vaccinazioni per i pazienti fragili. Dobbiamo lavorare ancora per aumentare le percentuali per IRCCS (44%) e private accreditate (34%)”.

Normativa privacy

“Ci sono fattori sui quali è doveroso insistere. Un tema su tutti – ha precisato – è quello della privacy e dei limiti all’uso di dati sensibili per la stratificazione dei livelli di rischio. La chiamata per classi di età e non per condizione di rischio deve essere affrontata nel dialogo con il garante, e con il livello centrale e con il supporto di strumenti informatici e piattaforme digitali che consentono di contemperare il diritto alla riservatezza con quello alla salute”.

Coinvolgimento delle associazioni dei pazienti

“Fortunatamente – ha evidenziato il presidente – possiamo contare sull’ampio coinvolgimento degli stessi pazienti e loro associazioni che abbiamo fortemente voluto comprendere all’interno dei processi decisionali e organizzativi della sanità partecipata lombarda”. Favorire l’empowerment del paziente, secondo Fontana “aiuta a compiere quel cambiamento culturale che è base e punto di partenza per una prevenzione capillare ed efficace”.

Contrastare disinformazione

“La pandemia – ha aggiunto il presidente – ha anche messo in evidenza il ruolo della disinformazione, della comunicazione social-mediatica e delle fake news. E allora basta ricordare quanto sia stata risolutiva la campagna vaccinale anti Covid. Questo non solo per il numero di vite umane salvate grazie ai vaccini, ma anche semplicemente per il ritorno alla normalità”.

“Peraltro – ha concluso Fontana – dagli esiti dei monitoraggi 2022 e primo semestre 2023, su 9 milioni di lombardi in 96 hanno fatto ricorso per richiedere l’indennizzo. Al momento, sulla base di una commissione tecnica scientifica indipendente, i casi riconosciuti sono solo 3 su quasi 30 milioni di vaccinazioni somministrate”.

La popolazione continua a  invecchiare

“I lavori come quello presentato oggi – ha concluso Lucchini – hanno un valore scientifico sia in termini di comunicazione che di corretta informazione. Sono armi potentissime per contrastare le fake news che fanno male alla nostra società. Quando si parla di vaccinazioni per soggetti fragili non si può prescindere dal fatto che la popolazione sta continuando ad invecchiare e di conseguenza aumentano le fragilità. Stiamo inoltre lavorando molto anche sul tema delle disabilità. Siamo riusciti nello stesso anno a passare da uno stanziamento iniziale di 10 milioni a 15 milioni di euro per le necessità connesse a questa problematica che condiziona enormemente la vita delle famiglie”.

 

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