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Tour atenei lombardi, Fermi: la Iulm università che sa anticipare il futuro

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Assessore: qui progetti che preparano giovani a mondo delle imprese e del lavoro

Tappa milanese, alla Iulm, per il tour tra gli atenei lombardi dell’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.

Il tour tra gli atenei lombardi alla Iulm

Accolto del prorettore vicario, Valentina Garavaglia, l’assessore Fermi si è quindi confrontato con il direttore generale, Raffaella Quadri, i presidi delle facoltà, prorettori e delegati e rappresentanti dell’ateneo di via Carlo Bo a Milano.

La visita alla Iulm

Con la visita al Laboratorio di traduzione simultanea – Aula Pautasso, alla biblioteca, al Museo della Comunicazione e all’Aula multimediale – TAM TAM l’assessore Fermi ha partecipato a un viaggio immersivo che lo ha portato anche a intervenire in diretta a Radio Iulm. Visitati a Iulm AILab, Brain Lab, Iulm fitness center e Iulm Studios. E conoscenza diretta anche degli spazi di coworking con il Muro del cinema, con la Contemporary Exhibition Hall. Tappe anche in auditorium, all’Albero Segreto, alla Porta d’oro e al Monumento all’Inferno.

Università pionieristica

“Iulm – ha detto l’assessore Fermi – mi è sempre sembrata una università pionieristica, che sa anticipare il futuro. Visto ciò che mi hanno presentato mi sembra che sappiano, concretamente, e con diversi progetti, dare corpo e mantenere questa predisposizione. Quella che è nel dna di questa università”.

Eccellenza nel panorama accademico lombardo

Per l’assessore Fermi, la Iulm si inserisce a pieno titolo nell’eccellenza del panorama accademico lombardo. “Quando mi è stata assegnata la delega all’Università di Regione Lombardia – ha ricordato – ho deciso di conoscere da vicino il mondo accademico. E di farlo iniziando questo viaggio presso tutti gli atenei. Sia pubblici che privati. Probabilmente, infatti, non ci rendiamo conto di quale privilegio abbiamo in Lombardia con un sistema universitario che non ha competitor in Italia ma forse nemmeno in Europa. Questo primato dobbiamo farlo conoscere e raccontarlo perché le università sono un baluardo importante per la crescita dei nostri ragazzi. Il viaggio che sto facendo ribadisce questa mia valutazione ma possiamo e dobbiamo continuare a fare di più”.

In ascolto dei protagonisti

“Con la tappa alla Iulm – ha chiosato Fermi – siamo più o meno a metà di questo tour-viaggio che ci sta portando, fisicamente, a incontrare non solo Rettori e docenti, ma anche gli studenti. E per visitare quello che è qualcosa di straordinario che abbiamo in Lombardia. È un tour che ci consente di raccogliere le esigenze dei diversi atenei, in questa tappa quelle della Iulm. Come Istituzioni abbiamo il dovere di provare a mettere in campo tutti quegli strumenti che possano continuare, e se possibile ad aumentare, l’attrattività del sistema universitario lombardo. Già oggi circa il 40% degli studenti arriva da fuori regione e un 7-8% dall’estero. Quindi ci giochiamo anche il futuro dell’università e, come Regione, vogliamo mettere in campo iniziative che possano aiutare il sistema formativo e non solo accademico a crescere”.

Continuare ad attrarre studenti

“Abbiamo la necessità – ha continuato l’assessore – di provare a tenere i nostri studenti dopo il percorso universitario e anche di continuare ad attrarre studenti da altre regioni e da tutta Europa. Lo facciamo mettendo a disposizione innanzitutto risorse nel campo dell’innovazione e della ricerca per fare in modo che i nostri atenei siano e rimangano attrattivi per tutti i giovani”.

Misura legata al Pnrr

“Proprio per questo motivo – ha spiegato – abbiamo ‘inventato’ quindi una misura che possa garantire continuità ai fondi arrivati con il Pnnr. Così, per la prima volta a livello italiano, abbiamo usato una quota dei fondi Fesr per preparare una manifestazione di interesse rispetto a progetti che prevedono implementazione di laboratori, aule studio, tecnologia. Tradotto: metteremo a disposizione 40-50 milioni di euro. Con un unico vincolo: quello di collegare queste tecnologie che finanzieremo con il mondo delle imprese”. “Qualora la risposta fosse positiva – ha concluso Fermi – la misura diventerà strutturale, così le università potranno continuare a essere competitive”.

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