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Famiglie con minori malati oncologici: da Regione interventi di supporto 

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La Giunta di Regione Lombardia ha approvato una delibera che promuove interventi di supporto e sostegno alle famiglie con minori affetti da problemi oncologici. Il sostegno avviene attraverso la valorizzazione di progettualità presentate da Enti del Terzo Settore, iscritti all’anagrafe delle Onlus o enti privati no profit che, in raccordo con le Asst, Irccs o strutture private accreditate presenti sul territorio di Regione Lombardia, svolgono attività di accoglienza, aiuto concreto e alloggiativo, assistenza sociale, supporto ai bisogni educativi, psicologici, ricreativo-ludici dei minori e delle famiglie.

Supporto della Lombardia a famiglie con minori oncologici

“Affrontare la malattia oncologica – ha dichiarato Elena Lucchini, assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia – è un momento molto doloroso e complicato per tutto il nucleo familiare, sia da un punto di vista pratico che psicologico. Con questo provvedimento innovativo intendiamo offrire un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che devono affrontare questa battaglia, assistendo e curando un figlio con una patologia oncologica”.

Contributo fino a 25.000 euro

Il contributo regionale per ogni progetto è concesso fino a un massimo del 80% del costo complessivo del progetto. E comunque non superiore a 25.000 euro.

Progetti all’Ats Città Metropolitana di Milano

Gli enti in possesso dei requisiti previsti dovranno presentare un progetto alla Ats Città Metropolitana di Milano. In esso dovranno indicare gli obiettivi, le azioni, gli interventi per l’attuazione delle finalità indicate.

Avviare progetti pilota con il Terzo settore

“Collaborando con il mondo dell’associazionismo e gli enti del Terzo settore – ha spiegato l’assessore – intendiamo dare l’opportunità di avviare dei progetti pilota. In modo da dare un sostegno a 360 gradi alle famiglie e ai piccoli, prevedendo interventi di supporto educativo. Come un aiuto nei compiti, psicologico e la realizzazione di momenti di socializzazione e ludici. Ma non solo: in condizioni di particolare vulnerabilità potranno essere previsti anche dei rimborsi spese”.

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