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Spreco cibo, Bolognini: forte impegno di Regione, stanziati 2,5 milioni

spreco cibo

Magoni: percorso virtuoso, centrale nel nostro progetto

“Ogni famiglia italiana getta nella spazzatura in media 36 kg di cibo, per un valore di 456 euro, dati che in Lombardia scendono a 384 euro. La Regione punta a dimezzare questi numeri entro il 2030. E a ridurli del 30% nei prossimi 5 anni. Quello siglato oggi è uno dei cardini della nostra azione”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, a Bergamo, dopo la firma ‘Protocollo di intesa per il recupero delle eccedenze alimentari e la lotta allo spreco alimentare’. All’iniziativa, realizzata in occasione della settima ‘Giornata Nazionale di prevenzione allo Spreco Alimentare’, ha partecipato anche l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale, Lara Magoni.

Finanziata ridistribuzione eccedenze per evitare spreco cibo

Il documento è stato sottoscritto da Regione Lombardia, ATS Bergamo e Banco Alimentare della Lombardia, in collaborazione con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di Bergamo. Prevede “lo sviluppo di azioni integrate per ridurre le condizioni di bisogno delle persone e delle famiglie – ha spiegato Bolognini -. Saranno attuate attraverso il recupero e la distribuzione di generi alimentari a fini di solidarietà sociale. Inoltre, è prevista la promozione di una cultura contro lo spreco. Completano il quadro gli accordi per la distribuzione a fini di solidarietà di beni non commerciabili ma commestibili”. Questa iniziativa, ha ricordato, si “inserisce nel Piano regionale d’azione contro la povertà alimentare. Questo, che per il biennio 2019-2020 ha previsto lo stanziamento di 2,5 milioni di euro. Cifra che finanzia progetti territoriali di raccolta e distribuzione di derrate alimentari”.

Magoni: territorio e istituzioni insieme per azione efficace

“Bergamo ancora una volta – ha messo in evidenza Lara Magoni – si dimostra città dove l’operosità e il volontariato si fondono in un mix virtuoso. Il protocollo vede il mondo imprenditoriale, istituzionale e associativo del territorio in prima linea. Regione Lombardia svolge un ruolo centrale su questa tema. Credo sia un atto nobile e doveroso sensibilizzare dunque da parte nostra l’opinione pubblica alle buone pratiche. Inoltre, si deve educare al rispetto e alla consapevolezza dell’importanza del cibo. Un progetto che deve per forza partire dai bambini, il nostro futuro, con azioni sinergiche tra enti, associazioni e scuole, per insegnare che il cibo è vita”.

Bolognini: Lombardia virtuosa nella lotta alla povertà e allo spreco cibo

“Per contrastare la povertà – ha chiarito Bolognini – Regione Lombardia ha messo in campo un coordinato di iniziative volte al recupero delle eccedenze, al sostegno delle famiglie e a favorire l’inclusione sociale, che includono anche finanziamenti alle associazioni di volontariato e azioni sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica”. Si tratta di azioni che sono volte, sottolinea, “a far diminuire il numero delle persone in povertà nella nostra Regione che, grazie a politiche mirate, è già uno dei più bassi sul territorio nazionale. L’incidenza è del 4,9% contro il 5,7% italiano. Nel 2018 sono state 67.000 le persone che hanno beneficiato di iniziative regionali per l’inclusione sociale. Grazie, poi, a 2.500 donatori e alla collaborazione fra volontariato, imprese e distribuzione sono state raccolte 40.000 tonnellate di cibo. 1.500 le strutture assistenziali che lo hanno distribuito. Ne hanno beneficiato 75.000 famiglie, 230.000 adulti e 114.000 minori”. (LNews)

dbc

Nella foto, da sinistra: Marcella Messina (presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci di Bergamo), Marco Magnelli (direttore del Banco Alimentare della Lombardia) e Stefano Bolognini (assessore della Regione Lombardia alle Politiche sociali, abitative e Disabilità). Proseguendo verso destra, Massimo Giupponi (direttore generale ATS Bergamo), Lara Magoni (assessore della Regione Lombardia al Turismo, Moda e Marketing territoriale) e Antonio Sorice (direttore del dipartimento veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale).
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