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Fontana a Smartland:infrastrutture e formazione per crescita Lombardia

smartland varese

Il governatore: dobbiamo anticipare il futuro, vogliamo disegnare scenari del 2050

All’Italia manca un piano industriale nazionale, noi tracciamo linee di quello regionale

 

Tappa a Varese per Smartland. “Dobbiamo anticipare il futuro. Se aspettiamo di interpretare un futuro che è già stato realizzato, rischiamo di esserne tagliati  fuori. Noi crediamo che lo sviluppo passi dalla crescita dell’imprenditoria e per questo riteniamo utile un’iniziativa come Smartland che ci porta nei territori della Lombardia e ci permette di valorizzare le  nostre eccellenze”.

smartland castellanzaCosì il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenuto oggi alla prima tappa di ‘Smartland – La Lombardia del futuro” nella sede dell’Università Liuc a Castellanza. Focus della giornata sono state le best practice delle realtà lombarde della provincia di Varese e Alto Milanese che ‘funzionano’ e che hanno attivato percorsi innovativi di successo.

L’evento è organizzato da Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Fondazione Fiera Milano, Il Sole 24 Ore e con il contributo di Ubi Banca.

Un Paese senza politica industriale

“In questo Paese – ha proseguito Fontana – la cosa che manca di più è una progettazione del futuro, una politica industriale che nessuno ha mai saputo immaginare”.

“L’obiettivo che ci poniamo  – ha continuato – attraverso questo tour è raccogliere indicazioni utili per scrivere un ‘libro bianco’ che contenga scenari da qui al 2050”.

“La Lombardia – ha aggiunto – intende farsi carico delle responsabilità, in virtù anche del suo ruolo economico  a livello nazionale ed europeo,  per contribuire a far crescere il Paese”.

Infrastrutture non devono penalizzare crescita territori

“Vogliamo scrivere un piano trentennale per la nostra Regione – ha rimarcato Fontana – indicando anche il secondo obiettivo del tour, legato a necessità più contingenti”.

“Ci sono situazioni – ha chiosato – che penalizzano alcuni territori, come strade e collegamenti. Non possiamo permettere che alcune aree della nostra Lombardia siano dotate di infrastrutture su gomma e su ferro non adeguate non all’altezza e che quindi danneggino lo sviluppo dei territori. Dobbiamo individuare tutte le carenze”.

Azioni per le imprese

“Regione Lombardia  – ha sottolineato il presidente – compete a livello europeo e mondiale e deve attrezzarsi in modo tale da creare le condizioni di un futuro che sia in linea con le nostre possibilità: vogliamo creare le condizioni perché,  anche dal punto di vista infrastrutturale, le nostre imprese possano competere, come sempre, nell’interesse di migliorare la competitività del sistema Italia”.

Formazione cruciale per offrire professionalità adeguate a sistema imprese

L’altro tema su cui si è soffermato il presidente Fontana e che considera cruciale è la formazione, “da cui dipende il futuro delle nostre aziende. Qui in Lombardia è discreta, raggiunge risultati eccellenti rispetto all’Italia ma se raffrontata con il resto dell’Europa appare ancora arretrata. Dispiace vedere come gli imprenditori e il sistema delle aziende fatichino a trovare professionalità adeguate alle esigenze di sviluppo che gli permettano cioè di aumentare la loro competitività sui mercati internazionali”.

“Vogliamo essere autonomi – ha concluso Attilio Fontana – nelle scelte della miglior formazione che sia utile ai territori, alle imprese e quindi al mondo del lavoro”.

Presenti a Smartland

Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri,  l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli,  il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti,  il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali,   il presidente della Liuc – Università Carlo Cattaneo Riccardo Comerio e il direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini.  Era presente anche l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo.

Export per oltre 7 miliardi

Varese e l’Alto Milanese sono territori di insediamento di grandi gruppi italiani. Qui ci sono  anche  numerose multinazionali che tra gennaio e settembre 2019 sono state capaci di esportare  merci per oltre sette miliardi di euro.

Mattinzoli: recepire i bisogni, mettere l’impresa al centro e fare sistema

“Il significato di questo roadshow – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli – è recepire i bisogni. Vogliamo capire dove sta andando il mercato e mettere l’impresa al centro del progetto di sviluppo dei nostri territori. Le università, i protagonisti del mondo dell’informazione, del sistema fieristico e del sistema bancario devono fare rete nella programmazione della Lombardia del futuro”.

Provincia strategica

“Questa è una provincia strategica – ha proseguito riferendosi al territorio di Varese e di Legnano  – sia per le infrastrutture sia per le diversificate attività economiche. Investire sulla tecnologia, sull’innovazione e sulla ricerca significa puntare a un futuro di grandi risultati. Un obiettivo da raggiungere insieme ponendo al centro quel grande capitale che è e rimane l’uomo”.

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