È la meravigliosa Abbazia di Polirone ad ospitare l’undicesima tappa del progetto ‘In cammino – Abbazie d’Europa’. Un’iniziativa culturale e spirituale che mira a promuovere e valorizzare il patrimonio abbaziale europeo attraverso un percorso che tocca sette nazioni e numerose abbazie di rilevanza storica. Obiettivo: promuovere e valorizzare il patrimonio paesaggistico e il turismo lento e spirituale. Con il coinvolgimento delle comunità locali, attraverso incontri e seminari che valorizzano il territorio e i suoi prodotti tipici. Ideato da Livia Pomodoro, questo progetto, partito nel 2023 da Canterbury, si concluderà nell’anno del Giubileo a Roma. Toccando le più importanti abbazie europee in un pellegrinaggio moderno.
In cammino Abbazie d’Europa
‘In cammino – Abbazie d’Europa’ è la rassegna ideata e promossa da Livia Pomodoro che dal 2023 al 2025, anno del Giubileo, attraversa l’Europa toccando 7 nazioni (Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia). Nonchè alcune tra le più prestigiose abbazie del continente, molte delle quali patrimonio dell’Unesco. Dopo le prime 4 tappe del 2023, che hanno toccato Canterbury, punto di origine della Via Francigena, l’Abbazia di Chiaravalle a Milano, il distretto abbaziale e la Biblioteca di San Gallo in Svizzera, per chiudere l’anno con la Certosa di Padula a Salerno, il primo appuntamento del 2024 è stato in Germania, con la quinta tappa: l’Abbazia di Plankstetten. Sono poi seguite: l’Abbazia di Scourmont (Chimay) e quella di Orval, sesta e settima tappa in Belgio. A luglio è stata la volta dell’ottava tappa, l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba ad Alseno, Piacenza. A seguire, la nona, il distretto abbaziale di Fulda in Germania la decima, l’Abbazia di Santa Maria a Follina, Treviso. L’undicesima tappa è stata all’Abbazia Polirone di San Benedetto Po, millenario monastero benedettino.
Straordinaria realtà
“I cammini religiosi sono oggi una straordinaria realtà che unisce i pellegrini in un percorso spirituale e valoriale attraverso aree interne tutte da scoprire grazie ad un turismo lento e responsabile”. Questo è quanto affermato da Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, durante il convegno di presentazione del progetto In Cammino tenutosi nella Sala del Consiglio dell’Abbazia benedettina alla presenza di Livia Pomodoro, stimato magistrato professore universitario e presidente dello Spazio Teatro No’hma, di Roberto Lasagna Sindaco di San Benedetto Po, Enrico Volpi consigliere con delega Turismo della Provincia di Mantova, di Patrizio Bianchi ex ministro e professore universitario e di Carlo Triarico presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica.
Identità regionale
“I ‘cammini’ come questi sono percorsi che conducono alla scoperta del patrimonio artistico e storico dei complessi religiosi e dei luoghi di culto lombardi, veri e propri gioielli architettonici – ha dichiarato Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia-. L’Abbazia del Polirone rappresenta un sito di grande rilevanza. Eventi del genere – ha concluso – valorizzano il suo patrimonio culturale regionale, ma anche europeo e internazionale, e preservano l’identità della nostra regione”.
Abbazia di Polirone
L’Abbazia di Polirone è un complesso monumentale benedettino, il cui nucleo originario risale al XI secolo. La fondazione, nell’anno 1007, avvenne per volontà di Tebaldo di Canossa, Conte di Mantova e nonno paterno di Matilde. L’Abbazia deve il suo nome proprio al luogo su cui fu edificata: un’antica isola bagnata dai fiumi Po e Lirone. ll Lirone era un ramo del fiume Po, poi scomparso in seguito alle opere di bonifica. Al posto dell’attuale Abbazia, sorgeva un preesistente insediamento romano risalente al 962. Lì sorgeva una cappella intitolata proprio a San Benedetto.
Il centro spirituale nei secoli successivi attraversò varie vicissitudini, passando anche attraverso differenti ordini monastici. Ciò nonostante, l’Abbazia di Polirone, esercitò sempre un ruolo di primo piano nella vita religiosa e culturale per la diffusione delle ‘humanae litterae’.
Tra il 1540 e il 1545, Giulio Romano ebbe l’incarico dai Gonzaga della ristrutturazione del complesso. Quindi ingaggiò i migliori artisti attivi fra Mantova e Verona. Il grande architetto rinascimentale, adottò infatti soluzioni originali per far convivere i diversi stili architettonici. Diede così vita ad complesso scenograico, raffinato ed omogeneo. Le statue di santi che dominano le navate e ornano gli ingressi delle cappelle laterali sono opera di Antonio Begarelli, artista modenese definito ‘il Michelangelo della terracotta’. Inoltre, l’ambiente posto tra il transetto e la sagrestia ospita la tomba di Matilde di Canossa, anche se i suoi resti furono poi traslati a San Pietro.
Turismo slow
Il turismo slow, caratterizzato da camminate e gite in bicicletta, è in crescita. In Italia, circa 3,6 milioni di persone scelgono questo tipo di esperienza. Ma l’Italia è la destinazione preferita anche dai turisti internazionali che qui trovano la possibilità di coniugare sport, natura e arte. In questo contesto, quindi l’Abbazia di Polirone è una delle principali attrazioni turistiche della provincia di Mantova. Ottiene infatti un sentiment molto positivo (97,56 su 100) e continua ad attrarre pellegrini e turisti. Questo, grazie ad un’offerta diversificata che include sia aspetti storico-culturali, che enogastronomici, artigianali, naturalistici e cicloturistici. “L’attrattività dell’Abbazia di San Benedetto Po, infatti, combinando fede e maestosità con bellezza e armonia architettonica – ha sottolineato Pomodoro – offre la possibilità di calarsi in una dimensione senza tempo”.
Questo progetto rappresenta l’inizio di un percorso che coinvolgerà altre realtà mantovane, mettendo al centro le nostre comunità con le loro unicità e l’offerta enogastronomica.