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Da canoni idrici 6,6 milioni di risorse a Province e Città metropolitana

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Sertori: risorse serviranno per interventi sui territori

Dai canoni idrici risorse per 6,6 milioni di euro alle Province lombarde e alla Città Metropolitana di Milano per l’esercizio 2020 delle funzioni attribuite in materia di derivazioni di acque pubbliche (canoni acque 2019). Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori.

Destinazione delle risorse da canoni idrici

“Entro il 30 novembre di ogni anno – spiega Sertori – Regione Lombardia eroga alle Province lombarde e alla Città Metropolitana una quota parte dei canoni per l’utilizzazione delle acque pubbliche, basata sugli introiti dell’anno precedente. I fondi – continua l’assessore – sono destinati all’esercizio delle funzioni amministrative e a interventi volti all’utilizzo più efficiente della risorsa idrica”.

Aumento del 10% rispetto allo scorso anno

“In un momento di grave difficoltà come quello che stiamo vivendo – sottolinea – confermiamo il trasferimento di una somma superiore al 10% delle risorse introitate lo scorso anno. Manteniamo i criteri di riparto già definiti con l’Unione delle Province Lombarde (UPL) e Città Metropolitana di Milano, che tengono conto delle particolarità di ogni singolo territorio. Ma non solo, anche delle caratteristiche sia fisiche che amministrative delle diverse realtà provinciali. Tra queste: la superficie territoriale, la popolazione residente, il numero pratiche delle piccole e grandi derivazioni, canoni attesi delle piccole e grandi derivazioni”.

Aumento delle risorse

“Si tratta – conclude Sertori – di un aumento contenuto ma significativo delle risorse. Questo permetterà alle amministrazioni provinciali di garantire i servizi rivolti ai cittadini. Ma anche di concorrere a finanziare azioni fondamentali per lo sviluppo dei territori”.

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