Ultima tappa degli incontri sui nuovi regolamenti regionali
Sburocratizzazione e applicazione graduale, attraverso vari step, per dirimere criticità e problematiche riscontrate dai Comuni e dai diversi stakeholder con le reti di drenaggio urbano.
È questo l’indirizzo di Regione Lombardia per andare incontro alle esigenze delle comunità lombarde nell’adeguamento alla tutela e risanamento delle acque e alla gestione delle acque meteoriche non contaminate.
Programmazione delle acque è prioritaria nell’agenda regionale
“Il tema delle acque considerato dai due regolamenti regionali ha un’importanza rilevante, anche in rapporto alle condizioni climatiche estreme che stiamo sempre più spesso vivendo”. Lo ha detto l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni al terzo e ultimo incontro che si è svolto a Milano, dopo Lecco e Brescia, rivolto ai portatori d’interesse del settore, sulle novità e applicazioni, intervenuti in tema di invarianza idraulica e scarichi idrici a seguito dei nuovi regolamenti regionali.
Tematiche acque all’interno della partita su rigenerazione urbana
Tematiche centrali all’interno della grande partita sulla rigenerazione urbana, il cui progetto di legge sarà approvato definitivamente nell’autunno dal Consiglio regionale, nell’ottica di una politica urbanistica chiara e definita, volta a rendere più sicure, più belle e sostenibili le città lombarde.
Lavoro graduale
“Abbiamo portato avanti, in questi mesi, un lavoro – ha detto Foroni – di graduale accompagnamento per i piccoli Comuni che non hanno gli strumenti per affrontare i nuovi regolamenti ed adeguarvisi”. “In questa direzione – ha aggiuno – è andata anche la proroga, limitatamente alle ristrutturazioni, per l’entrata in vigore del regolamento relativo all’invarianza idraulica delle acque, sempre nell’ottica del dialogo e dell’ascolto ma senza far venir meno l’obiettivo principale del nostro programma, ossia quello di rendere la rigenerazione urbana più conveniente”.
Consumo suolo pari a zero
“La mission di Regione Lombardia – ha concluso – è di arrivare nei prossimi anni un consumo di suolo pari a zero”.