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Regione Lombardia approva criteri per recupero beni immobili confiscati

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Assessore De Corato: occorre renderli al più presto fruibili alla collettività

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato, ha approvato i criteri per l’erogazione di contributi finalizzati al recupero e utilizzo di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

I destinatari

Destinatari del provvedimento sono i Comuni, le Province, la Città metropolitana, i soggetti, pubblici o privati, a cui agli Enti locali abbiano concesso in uso i beni per fini sociali o istituzionali.

Criteri

Il contributo regionale è concesso per la realizzazione di interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e nuova costruzione fino al 50 per cento del costo complessivo, nel limite massimo di 150.000 euro; il contributo è inoltre concesso fino al 90 per cento del costo complessivo previsto per l’intervento di riutilizzo e, comunque, nel limite massimo di 150.000 euro per i soli Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti.

In Regione Lombardia piattaforma per geolocalizzare beni

“In Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore De Corato – è presente e operativa una piattaforma che ci consente di geolocalizzare i beni confiscati, tutto ciò per fornire un quadro molto preciso della situazione in tempo reale. I dati sui beni confiscati sono molto significativi: a oggi, secondo l’Anbsc (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), in Lombardia sono 1.839 i beni sequestrati dati in gestione e 1.146 quelli destinati. Nel 2018 sono stati destinati 59 immobili e un’azienda.

Beni in gestione

“Sono stati dati in gestione 499 appartamenti, 49 ville, 106 abitazioni indipendenti. Regione Lombardia, con questa delibera, supporterà concretamente Enti e soggetti privati per interventi di manutenzione, risanamento e conservazione dei beni, in modo da tale da renderli al più presto fruibili alla collettività”.

mac

 

 

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