Chiuse le discoteche, sul territorio lombardo scatta l’allerta ai sindaci per il fenomeno dei ‘rave party‘. L’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia ha scritto ai sindaci e, per conoscenza, ai Comandanti delle Polizie locali, per richiedere il monitoraggio dell’effettuazione di rave party vista la chiusura, per Ordinanza ministeriale del 16 agosto, delle discoteche.
Segnalazioni all’Assessorato
“Da segnalazioni pervenuto presso il mio Assessorato – scrive l’assessore – emerge che in questi giorni, sul territorio regionale, si sono riattivati, per lo più tra i giovani, dei cosiddetti ‘rave party’. Attività non consentite, che riuniscono, abusivamente, un numero molto elevato di persone”.
Mancanza di distanziamento sociale
Momenti che, oltre a puntare ‘allo sballo’, sottolinea l’assessore nella lettera, “non rispettano alcun distanziamento sociale, violando così le prescrizioni di legge (oltre che di buon senso) volte a contrastare la diffusione del Coronavirus“.
Collaborazione tra istituzioni utile
Ricrdando il prezioso lavoro di monitoraggio di Prefetture e Questure dei messaggi social che veicolano e promuovono i ‘rave party’, l’assessore ha ritenuto necessario e utile scrivere ai sindaci. “Sicuro – scrive – che la sinergica collaborazione di tutte le istituzioni possa prevenire tali assembramenti”.
Conoscenza territori come deterrente
“L’accurata conoscenza dei singoli territori e, in particolare, il preventivo controllo delle aree verdi più remote o delle aree industriali dismesse – conclude l’assessore regionale alla Sicurezza – che sarà attivato dai sindaci e dalla Polizia locale costituirà un ulteriore elemento di deterrenza per gli organizzatori di tali illeciti assembramenti”.
gus