“Nessun contatto con autori. A Milano sicurezza continua a essere un optional”
“Chiariamo subito un concetto, sgomberando il campo da ogni equivoco: Regione Lombardia è vittima di quanto è accaduto. Ovviamente non ne sapevamo nulla e non abbiamo mai avuto alcun tipo di contatto con chi ha compiuto questa azione. Chi prova a ipotizzare ogni altro tipo di interpretazione dell’accaduto è in malafede. E probabilmente non si rende conto che a Milano la sicurezza è sempre più un optional”. Così Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione della Regione Lombardia, interviene in merito alla notizia della proiezione, mercoledì scorso, su un lato di Palazzo Lombardia, di una pubblicità luminosa ‘hard’ da un lato di via Melchiorre Gioia. “I nostri Uffici, delegati alla sicurezza ‘interna’ – prosegue De Corato – hanno preso contatto con le Forze dell’Ordine e ci siamo attivati per procedere per vie legali per tutelare la nostra immagine”.
In merito all’interrogazione preannunciata dal consigliere regionale del Pd, Pietro Bussolati, l’assessore De Corato commenta: “Questa sinistra non finirà mai di stupirci. Vorrebbero addirittura far passare il concetto che la colpa è riconducibile al proprietario dell’immobile. Siamo alla follia: è come se, portando un altro caso di stretta attualità, si teorizzasse che il proprietario dell’appartamento di Mondovì, sulla cui porta è apparsa una scritta antisemita, fosse responsabile dell’accaduto per non aver vigilato”. “Se proprio si vuole trovare un corresponsabile, oltre all’autore dell’azione – conclude l’assessore De Corato – bisogna ricercarlo in chi governa Milano e continua a trattare il tema della sicurezza e della presenza degli agenti delle Forze dell’Ordine, Polizia locale compresa, con scarsa incisività e poca convinzione”.
gal