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Prezzo latte, Rolfi: buona intesa, inaccettabile pagarlo meno dei costi

prezzo latte intesa

“Lombardia presa come modello, produciamo 45% latte italiano. Al lavoro per indici di costo

“Una buona notizia l’intesa sul prezzo del latte. L’accordo firmato da tutti gli attori certifica come sia necessario ragionare di filiera per valorizzare il lavoro e i prodotti italiani sul mercato. Ancora una volta la Lombardia viene presa come riferimento. Del resto, produciamo il 45% del latte italiano. Nella nostra regione sono 4.768 gli allevamenti di bovini da latte e sono più di 500.000 le vacche allevate. Ora la strada è quella della valorizzazione effettiva del latte italiano, sia per il consumo diretto che per la trasformazione, puntando sulla qualità e sulla sicurezza alimentare del nostro latte”. Lo ha detto l’assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito al protocollo d’intesa siglato tra le parti della filiera lattiero-casearia per la salvaguardia degli allevamenti italiani.

Ha prevalso il buonsenso

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“Ha prevalso nell’intesa sul prezzo del latte – ha sottolineato – il buonsenso. L’aumento del costo delle materie prime è diventato un fattore estremamente impattante in questo periodo. Così come le quotazioni di latte spot hanno reso inaccettabile il livello di prezzo ad oggi contrattualizzato dall’industria”. “Era giusto – ha aggiunto l’assessore – che il Governo intervenisse per dare respiro a un settore strategico, che esprime alcune tra le più importanti Dop italiane nel mondo e che vale per l’Italia oltre 16 miliardi di euro, promuovendo un approccio di filiera e di condivisione del valore in questa fase di emergenza che anche come regione abbiamo condiviso e sostenuto”.

Premio di emergenza per le stalle

prezzo latte intesa“Il premio di emergenza per le stalle – ha detto l’assessore – è un passo importante, ma non basta nel lungo periodo. A livello strutturale la Lombardia sta lavorando in sede tecnica con l’obiettivo di definire gli indici del costo di produzione del latte lombardo, vale a dire una soglia sotto la quale non si potrà scendere nella remunerazione del latte, anche alla luce della direttiva sulle pratiche sleali, nelle compravendite agroalimentari grazie alla quale non potrà più esserci un prodotto agricolo pagato meno del suo costo”. “È un lavoro – ha concluso l’assessore Rolfi – che termineremo entro fine anno e potrà essere anche un riferimento nazionale”.

I numeri degli allevamenti di bovini da latte

Di seguito, il numero degli allevamenti di bovini da latte per provincia.

  • Bergamo 685
  • Brescia 1.347
  • Como 122
  • Cremona 683
  • Lecco 80
  • Lodi 255
  • Mantova 847
  • Milano 255
  • Monza e Brianza 28
  • Pavia 88
  • Sondrio 303
  • Varese 75
  • Lombardia 4.768.

gus

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