Lombardia 1° regione italiana per allevamento suini. Brescia 1° provincia con 1,4 milioni di capi
“Ringrazio la Guardia di Finanza di Padova che ha sequestrato e incenerito 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina, introdotte nell’Unione europea in violazione delle norme e potenzialmente contaminate dalla peste suina africana. L’arrivo di questa patologia in Pianura Padana sarebbe un disastro, soprattutto per la Lombardia che è la prima regione suinicola nazionale e alleva il 50% dei capi italiani”.
“Da anni ormai chiediamo attenzione al tema con l’attivazione di un piano di emergenza rafforzando i controlli non solo sul cibo in ingresso, ma anche sui mezzi di trasporto per non parlare poi del contenimento della fauna selvatica, a partire dal cinghiale, principale veicolo di trasmissione. Ma al Governo interessa più tutelare i cinghiali che il futuro delle nostre aziende”. Così l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi in merito al carico di carne suina di origine cinese, arrivato sino in Veneto violando le norme doganali e sanitarie.
“L’episodio che si è verificato è allarmante. Per questo – ha aggiunto l’assessore – è ora di dotarsi di un piano strategico e di agire con decisione sulle azioni necessarie per aumentare la prevenzione: serve un piano straordinario di controlli ai veicoli che trasportano suini e ai negozi e ristoranti etnici. Sarebbe opportuno condividere anche un piano strategico con le nazioni confinanti, molto più attive di noi sopratutto sul tema della gestione della fauna selvatica. In Europa – ha continuato – ci sono Stati che hanno costruito reti ai confini per evitare la migrazione dei cinghiali. Siamo disposti a collaborare e a portare le nostre buone azioni sul tavolo nazionale, partendo dal Piano regionale lombardo di prevenzione ma serve uno sprint a livello nazionale prima che sia tardi. Ricordo che il malaugurato rinvenimento della peste suina nel nostro Paese porterebbe al blocco dell’export di tutti i prodotti di origine suinicola, con un danno ben peggiore dei dazi americani. Serve una svolta per prevenire ogni tanto i problemi e non rincorrerli, come tipicamente si fa in Italia.”
I numeri
Il numero dei suini allevati nelle diverse province lombarde e’ complessivamente di 4,3 milioni cosi’ suddivisi: Bergamo 299.995; Brescia 1.383.936; Como 2.212; Cremona 820.860; Lecco 4.099; Lodi 360.000; Mantova 1.095.536; Monza e Brianza 3.485; Milano 72.370; Pavia 243.587; Sondrio 1.755; Varese 1.079 (dati Regione Lombardia).
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