Parere favorevole, da parte della Giunta lombarda, alla delibera proposta dall’assessore Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), di concerto con i colleghi Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi) e Giorgio Maione (Ambiente e Clima), sul progetto definitivo della variante alla Tratta D dell’autostrada Pedemontana lombarda.
Da Regione ok a progetto Tratta D Pedemontana lombarda
“Regione Lombardia – sottolinea l’assessore Claudia Maria Terzi – ha espresso il proprio parere favorevole. Riteniamo infatti l’opera, e la sua applicazione progettuale, in linea con l’obiettivo strategico del Piano regionale di sviluppo sostenibile (Prss). Perché mira a potenziare e riqualificare la rete viaria e ferroviaria per arrivare a una Lombardia sempre più accessibile e connessa”.
La delibera regionale sarà trasmessa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ciò ai fini dell’approvazione del progetto da parte del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile).
Il tracciato della Tratta D
Il tracciato della variante della Tratta D della Pedemontana interessa la provincia di Monza e Brianza. Nello specifico i Comuni di Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Ornago, Sulbiate e Vimercate. Interessata anche la Città Metropolitana di Milano nel territorio del Comune di Cambiago.
Il parere unico
“Il parere unico, di concerto con le Direzioni generali Ambiente e Clima e Territorio e Sistemi verdi – conclude Terzi -, è stato redatto anche sulla base dei contributi del Gruppo di Lavoro interdirezionale Infrastrutture. Si tratta di un parere finalizzato alle determinazioni in merito all’intesa (variante localizzativa di intervento) e alla valutazione di impatto ambientale”.
Comazzi: attenzione allo sviluppo del territoriale
“Nell’approvare il tracciato della variante della Tratta D della Pedemontana – afferma l’assessore Gianluca Comazzi – abbiamo posto particolare attenzione, come Regione, allo sviluppo del territorio e alla sostenibilità dell’infrastruttura. Tutto questo per continuare a far crescere la Lombardia, la nostra economia, facilitare interconnessioni e spostamenti e farlo nel rispetto dell’ambiente e del territorio”.
Mantenere le tre corsie
Nella fase progettuale, al fine di evitare eventuali future problematiche di congestione della capacità stradale, Regione chiede di valutare la possibilità di mantenere la sezione stradale a tre corsie per senso di marcia. E di avere questa attenzione anche in corrispondenza del tratto di raccordo tra le Tratte C e D.
Compensazioni per i territori
Regione chiede, inoltre, di prevedere un adeguato importo a titolo compensativo, all’interno del quadro economico dell’opera e nel rispetto dell’equilibrio del Piano economico finanziario, a favore della Provincia di Monza e della Brianza. Una compensazione che, previo convenzionamento con il Concessionario APL, disciplini la realizzazione degli interventi sulla rete stradale provinciale richiamati nel proprio parere e/o afferenti allo svincolo di Vimercate/Bellusco. Tutto questo sulla base della definizione di priorità d’intervento da concordare a livello territoriale.
Cura anche per le tariffe dell’autostrada
Attenzione anche alle tariffe. Per quanto concerne le tariffe che verranno applicate all’utenza, da parte di Regione Lombardia si raccomanda di valutare, di concerto tra Concessionario, Concedente ed eventuali autorità competenti in materia, l’adozione di specifiche modulazioni tariffarie. Con tariffe che permettano, nel rispetto dell’equilibrio economico finanziario della concessione, di aumentare l’attrattività della nuova infrastruttura a pedaggio. E che, quindi, evitino e/o limitino eventuali fenomeni di congestionamento della rete stradale secondaria.
Convenzioni ad hoc per opere di compensazione
Per le opere di compensazione territoriale-sociale e ambientale e quelle non strettamente correlate alla funzionalità del sistema autostradale, che non rientrano nella proprietà e gestione del Concessionario, si farà una convenzione con gli Enti destinatari proprietari (Comuni, Provincia ed Enti Parco). Attraverso questo strumento si disciplineranno le modalità di trasferimento delle proprietà delle opere una volta ultimate e delle relative aree di pertinenza. E con l’impegno degli Enti stessi a garantirne la gestione.