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Patto Sviluppo, vicepresidente Alparone: utilizzate risorse UE al 100%  

Patto Sviluppo Lombardia

Relazioni internazionali, programmazione comunitaria, agricoltura e qualità dell’aria. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo dal vicepresidente della Giunta di Regione Lombardia Marco Alparone insieme  agli assessori regionali Guido Guidesi (Sviluppo economico), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica), Giorgio Maione (Ambiente e Clima), Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi), Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e al sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo.

Patto per lo Sviluppo, impegno condiviso tra Regione e stakeholder

Il Patto per lo Sviluppo dell’economia, del lavoro, della qualità e della coesione sociale, è nato da un primo Patto siglato nel maggio 1998. Il documento è stato sottoscritto il 19 settembre 2001.  Regione e i soggetti del partenariato economico-sociale hanno così assunto – ciascuno secondo il proprio ruolo e nell’autonomia delle proprie competenze e prerogative – il reciproco impegno a cooperare. L’obiettivo è agire sinergicamente per azioni condivise sulle politiche regionali e sugli atti di programmazione più significativi.

Alparone: Lombardia ha primato per utilizzo di risorse UE

“Il confronto sul patto per lo sviluppo si è incentrato su un tema preciso: le risorse europee. Ho scattato una fotografia di chi siamo e di dove stiamo andando, ovvero la prima programmazione che abbiamo concluso, quella relativa al periodo 2014-2020 – ha commentato il vicepresidente Alparone – che ha visto questa regione utilizzare il 100% delle risorse. Siccome spesso sui giornali si parla dell’incapacità di utilizzare appieno le risorse europee, sottolineo che noi, sulla programmazione precedente, abbiamo rendicontato il 100% delle risorse disponibili mettendole a disposizione del territorio”.

“Ora ci aspetta una stagione ancora più importante, quella dal 2021 al 2027 – ha proseguito – che mette in campo più di 4,4 miliardi di risorse europee. L’obiettivo è di utilizzarle tutte per la riduzione dei divari territoriali, per l’innovazione delle nostre imprese, per la digitalizzazione, per la sostenibilità ambientale”.

Guidesi: nel manifatturiero abbiamo primato europeo

‘La Lombardia è una regione che contribuisce notevolmente al prodotto interno lordo europeo e che chiede ascolto attraverso proposte e attraverso una richiesta di sostegno a tutto il suo sistema economico’ ha sottolineato l’assessore Guidesi. ‘Per quanto riguarda in particolare il manifatturiero – ha proseguito – siamo la prima regione d’Europa e vogliamo continuare a esserlo’.

‘Le imprese lombarde – ha detto ancora – si sono già attrezzate per affrontare lo stallo economico verificatosi dopo l’espansione post pandemica. Abbiamo il problema delle influenze esterne, a volte paradossali. Questo perché, da un lato, l’Europa ci chiede di raggiungere degli obiettivi che noi condividiamo e su cui vogliamo essere protagonisti, ma, dall’altro, rende complicato l’accesso al credito, che è centrale per raggiungere questi risultati’.

BCE rende difficile il credito alle aziende

‘Per raggiungere questi obiettivi europei – ha spiegato – abbiamo bisogno infatti di investire e, per investire, le nostre imprese hanno bisogno di liquidità. Tuttavia la stessa Europa, in particolare un’istituzione europea, la BCE, attua una politica monetaria che rende inaccessibile il credito alle aziende per favorire investimenti’.

‘Per questo motivo – ha concluso – abbiamo procrastinato gli investimenti, cosa che non possiamo permetterci. Questo è uno dei tanti paradossi europei che va risolto’.

Comazzi: coniugare sostenibilita’ ambientale e sviluppo imprese

“Prosegue il confronto con tutti i grandi punti di riferimento di Regione Lombardia, le categorie, chi è veramente rappresentativo su questo territorio”, ha affermato Comazzi. “L’obiettivo è tracciare il percorso, da qui alla fine della legislatura. Ciò va fatto non soltanto per la nostra Lombardia, ma anche per la proiezione della nostra Regione, dell’economia, del lavoro, della produttività. Il tutto agendo sia  a livello europeo e a livello internazionale”.

“Noi stiamo portando avanti  – ha evidenziato – una grande messa a sistema sia della sostenibilità ambientale sia di quella economica.  Ciò vuol dire quindi sviluppo dei parchi, tutela di nuove aree, meno consumo di suolo, ma anche grande attenzione alla rigenerazione urbana e a tutto ciò che può far girare la nostra economia’.

Sertori: politiche energetiche protagoniste

“Abbiamo parlato di energia e del processo di decarbonizzazione, dello sviluppo di fonti rinnovabili e del minor consumo che dobbiamo portare avanti a partire dagli edifici pubblici” ha chiarito l’assessore Sertori.

“Regione Lombardia si sta muovendo in questa direzione – ha detto ancora – già dalla passata legislatura: abbiamo investito più di 100 milioni di euro per migliorare le condizioni di efficienza degli edifici pubblici. Proprio in questo momento c’è un bando, il bando Recap, che va in questa direzione e mette a disposizione risorse per 25 milioni e altre se ne aggiungeranno. Stiamo portando avanti le Comunità energetiche che sviluppano l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Stiamo facendo un lavoro, ormai da anni, sull’energia prodotta dall’idroelettrico che, ricordo, rispetto alle fonti da energia rinnovabile, ancora oggi rappresenta il 40 per cento della produzione di tutta Italia.

È in atto una discussione importante, forte, con il Ministero per quanto riguarda le aree idonee per sviluppare pannelli fotovoltaici oppure agrofotovoltaici. Noi, su questo siamo abbastanza critici con la bozza di decreto che è stata presentata al momento alle Regioni. Stiamo cercando di lavorare insieme, di trovare una sintesi e i GigaWatt/ore che sono stati destinati alla Regione Lombardia. Sono elementi di discussione proprio in queste settimane.

“Quindi bene la direzione che ci porta verso una decarbonizzazione e un’implementazione delle fonti rinnovabili. Tuttavia questa strada deve essere percorsa in modo equilibrato e tenendo conto che, peraltro, Regione Lombardia è la prima regione agricola d’Italia. Non possiamo quindi pensare di sostituire i terreni destinati all’agricoltura con pannelli fotovoltaici’.

Lucente: investiamo su innovazione per migliorare servizio trasporti

“Vogliamo investire sulla neutralità tecnologica e sull’innovazione – ha dichiarato l’assessore Lucente per far funzionare al meglio il servizio. Perciò è fondamentale confrontarsi e ascoltare, soprattutto quelle che sono le novità in termini di innovazione“. “È un percorso che stiamo seguendo da tempo e che continueremo a seguire anche per i prossimi mesi – ha  precisato – anche in relazione ai trasporti”.

Maione: regione protagonista per politiche ambientali

“L’incontro di oggi  – – ha detto Maione – è stata l’occasione per raccontare agli stakeholders le iniziative sulle politiche ambientali di Regione Lombardia in Europa e nel mondo” . Il tutto promuovendo il protagonismo delle regioni a livello globale. Non è un caso che per la prima volta viene affidato un ruolo alle regioni.  E’ stato infatti destinato loro un punto nel documento finale di Cop 28, la 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a a Dubai tra il 30 novembre e 13 dicembre 2023. Una vittoria politica importante della Lombardia. Apparteniamo a una serie di reti internazionali in tema di ambiente. Tra  queste la rete globale Regions Four, di cui Regione Lombardia è vicepresidente, e il Protocollo di intesa tra i rappresentanti dei governi statali e regionali  Under 2 Coalition”.

“Vogliamo portare nel mondo – ha concluso – quanto sta facendo Regione Lombardia in termini positivi. Lo faremo, in futuro, anche raccontando quel che fanno le nostre imprese e il sistema produttivo nel suo insieme”.

Cattaneo: missioni internazionali per promuovere sistema lombardo

“La dimensione internazionale è da sempre connaturata alla nostra Regione. Dopo le limitazioni degli anni del Covid – ha detto Cattaneo – oggi è il tempo di ricominciare un lavoro sistematico di apertura al mondo. Ciò deve avvenire attraverso le nostre missioni internazionali che, come ribadito a tutti i protagonisti del ‘Patto per lo Sviluppo’, non sono pensate per essere missioni ‘dell’ente Regione Lombardia’, ma della Regione come ‘sistema”.

“Perciò abbiamo chiesto – ha specificato – la partecipazione delle associazioni di categoria, delle università, del mondo della formazione e di quello della cultura. Vogliamo infatti portare all’estero il sistema lombardo. Al tempo stesso, vogliamo utilizzare tutte le occasioni che si presentano, dalla cooperazione internazionale alla valorizzazione delle comunità dei lombardi nel mondo, per rafforzare questa attività su scala internazionale e poi, in maniera più mirata e forte, all’interno dell’Europa. Ciò deve essere fatto attraverso i progetti europei, che pure abbiamo approfondito”.

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