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Violenza contro le donne, Locatelli: fenomeno in crescita nel lockdown

osservatorio regionale antiviolenza donne

Assessore: presto nuove risorse per sostenere servizi attivi sul territorio

La Giunta regionale lombarda ha approvato la delibera relativa all’integrazione e all’aggiornamento dell’Osservatorio regionale antiviolenza a tutela delle donne.

La fotografia delle azioni regionali

“I dati, aggiornati al 15 ottobre del 2020 – spiega l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli – ci restituiscono una fotografia dell’azione di Regione Lombardia nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza contro le donne. Un’azione che si è rafforzata nell’ultimo anno. Anche alla luce delle crescenti criticità e richieste di aiuto che derivano dal maggior isolamento domiciliare e dalla conseguente convivenza forzata”.

Reperibilità dei centri garantita anche in lockdown

“I centri antiviolenza – prosegue l’assessore – hanno continuato a garantire reperibilità telefonica e attività di contrasto anche nei mesi più duri. Complessivamente, nel corso del 2020, le donne prese in carico sono state 6.527. Solo per quanto riguarda i nuovi percorsi avviati nel 2020, in cui il primo contatto tra donna e Centro antiviolenza è avvenuto quindi dopo il 1° gennaio, si sono registrati complessivamente 4.168 contatti. Di cui 3.118 accoglienze e 1.913 prese in carico”.

L’autore del maltrattamento

“L’autore principale del maltrattamento delle donne prese in carico nei centri – spiega – è nell’81,1% l’attuale partner o ex partner. Più in dettaglio, nel 55,8% dei casi il coniuge o il convivente. E, nel 15,4%, l’ex coniuge o ex convivente e nel 9,9% il fidanzato o ex fidanzato”.

Da Regione 200.000 euro per le reti antiviolenza

“Proprio in riferimento alla delicata contingenza legata alla situazione epidemiologica – sottolinea l’assessore – nei mesi scorsi sono stati destinati 200.000 euro per il riconoscimento delle spese sostenute dalle reti antiviolenza nel periodo di emergenza Covid-19, sia nell’ambito degli interventi di prevenzione, che di contrasto alla violenza. Un lavoro grandissimo quello svolto dai servizi territoriali antiviolenza, che coprono il 100% del territorio regionale. E che, soprattutto in un momento delicato quale è quello attuale, meritano ancora di più di essere sostenuti anche dal punto di vista economico”.

Piano Quadriennale

“Alla luce di questo incremento di richieste, già registrato prima della pandemia, Regione Lombardia – sottolinea l’assessore – si è dotata di un ‘Piano Quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2020-2023′”. “Che consiste – aggiunge Alessandra Locatelli – in un pacchetto di azioni concrete e sperimentali senza precedenti, per contrastare il fenomeno. Con novità rilevanti quali la presa in carico degli orfani delle vittime di femminicidio e dei minori vittime di violenza assistita. Oltre a un programma di interventi per il sostegno abitativo, l’inserimento abitativo e l’accompagnamento alla fuoriuscita dalla violenza”.

Sostegno a lavoro reti, centri, case rifugio e accoglienza

“Il nostro obiettivo nei prossimi mesi – conclude l’assessore Locatelli – è sostenere con ancora più forza lo straordinario lavoro che svolgono le reti territoriali, i centri e le case di rifugio e accoglienza. A seguito della ripartizione delle risorse delle Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, alla Lombardia, nelle prossime settimane, saranno assegnati ulteriori fondi”.

gus

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