Lombardia Notizie / Welfare

Tre le ipotesi in campo per il futuro dell’ospedale di Desenzano

La decisione, se riqualificare l'esistente o costruirne uno nuovo - ha detto l'assessore al Welfare - sarà presa entro la fine dell'anno

L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha incontrato il 17 settembre 2024 a Desenzano del Garda (Brescia), sindaci, personale sanitario e cittadini per discutere del futuro dell’ospedale. Bertolaso ha dapprima effettuato un sopralluogo con il geologo Nicola Casagli dell’Università di Firenze, nell’area ipotizzata come sede dell’eventuale nuovo nosocomio. Durante l’assemblea pubblica, Bertolaso ha detto: “sono qui per discutere con voi e fare un’analisi con dati e cifre e con la massima trasparenza su criticità e vantaggi sia della riqualificazione dell’attuale struttura che la costruzione di un nuovo ospedale”.

Durante l’evento, tenutosi al teatro Alberti, Bertolaso ha presentato tre opzioni principali per la struttura, da aggiornare e adeguare alle norme antisismiche. Prima ipotesi la ristrutturazione da effettuare con la struttura completamente svuotata e quindi con i servizi sospesi o delocalizzati che richiederebbe circa 4 anni di lavoro e un investimento di 140 milioni di euro. Seconda possibilità la ristrutturazione graduale, gestita tramite la costruzione di una struttura ‘polmone’ in cui trasferire di volta in volta i servizi oggetto dei lavori, questa opzione prevede una tempistica di 10 anni con un costo stimato di circa 160 milioni di euro. Infine la costruzione di un nuovo ospedale, soluzione percorribile con 4 anni di lavoro e un investimento di 143 milioni di euro.

L’assessore Bertolaso ha sottolineato che la decisione definitiva sarà presa entro la fine dell’anno, una volta completate tutte le analisi e verifiche necessarie. Durante l’incontro sono state affrontate anche le preoccupazioni dei cittadini riguardo alla localizzazione del nuovo ospedale a causa della presenza di una falda acquifera nella zona proposta. Il geologo Casagli ha evidenziato che il luogo attualmente individuato per una eventuale nuova edificazione non sarebbe a rischio alluvioni, terremoti e frane. L’assessore regionale al Welfare ha concluso ribadendo massima disponibilità anche in futuro a confronti e approfondimenti con sindaci, sanitari e cittadini, sulla questione.

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