Tappa a Milano domani, sabato 15 giugno, per ‘Luoghi Insoliti, Spettacoli Straordinari: Quartieri in Concerto’, la rassegna con cui Regione Lombardia porta la grande musica classica nelle periferie.
Dopo l’esordio di inizio mese a Bergamo, il nuovo appuntamento è in programma al quartiere Gratosoglio di Milano, presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Madre della Chiesa che ospiterà Musiche dal Mondo con un concerto pomeridiano, a cura dell’Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Musicali, dedicato ai più giovani e alle famiglie, e un concerto serale dell’Orchestra i Pomeriggi Musicali, per offrire un’esperienza culturale unica, coinvolgendo la cittadinanza e avvicinando tra loro le persone attraverso la bellezza e il potere comunicativo della musica.
L’iniziativa porta la musica classica in luoghi non tradizionali, per coinvolgere, avvicinare, affascinare i residenti con la musica dei grandi compositori. I quartieri delle periferie diventano agorà, si trasformano in sale da concerto, luoghi di socialità e di condivisione, dove la musica può esprimere il suo meraviglioso linguaggio universale e la sua capacità di favorire aggregazione e partecipazione pubblica.
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali
L’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali – composta da circa 60 giovani esecutori tra i 7 e i 17 anni, provenienti dal Conservatorio di Milano e da altre Scuole e Accademie musicali cittadine – propone alcune pagine musicali che costituiscono un grande affresco sonoro da paesi e culture diverse. Accanto a brani di compositori “classici” come Čajkovskij, Bizet e Bartók, che hanno usato la musica tradizionale per le loro opere più celebri, sono in programma tante melodie originali provenienti da tutto il mondo, dal Sud America alla Cina, ma anche brani gospel e pagine dal Medio Oriente.
L’Orchestra I Pomeriggi Musicali è stata fondata a Milano nel 1945 ed è stata la prima a organizzare un’attività per il pubblico dopo la guerra. Nacque per proporre pagine del repertorio classico e per contribuire alla divulgazione popolare in Italia della musica dei grandi del Novecento. Non ha perso mai questa sua vocazione e, così, spesso suona non solo nella sede del Teatro Dal Verme ma in tutta la Lombardia, proponendo accanto a pagine celebri come quelle di Rossini o Bartok, pagine più rare come quelle di Grieg, Ravel e Reich, che saranno eseguite proprio in questa speciale occasione.
I soggetti coinvolti
‘Luoghi Insoliti, Spettacoli Straordinari. Quartieri in Concerto’ è un’iniziativa sperimentale che si propone come strumento di welfare culturale per la collettività, promossa da Regione Lombardia in collaborazione con le Aler (Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale) di Milano, Bergamo e Varese e le Fondazioni I Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi e Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala.
Tutti i concerti in programma sono gratuiti e aperti al pubblico, fino a esaurimento posti.
Assessore Caruso
“La cultura per essere apprezzata e fruita non solo dagli appassionati – afferma l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso – deve uscire dagli spazi che tradizionalmente si associano ad essa. E proprio questo dialogo aperto con le città lombarde rappresenta nel modo migliore uno dei punti fermi del modo d’agire di Regione. L’iniziativa ha tra i propri obiettivi il contrasto al disagio sociale, arrivando a raggiungere le periferie e contesti insoliti per uno spettacolo di musica classica. Un modo più incisivo per raggiungere potenziali spettatori che, ci auguriamo, diventino anche protagonisti delle scene teatrali. Dentro e fuori i teatri”.
Assessore Franco
“Per migliorare i servizi abitativi lombardi ci sono diverse strade e intendo percorrerle tutte – afferma l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco – come promesso quando ho varato ‘Missione Lombardia’. Se da un lato quindi lavoriamo per ammodernare gli appartamenti, snellire le procedure di assegnazione e ristrutturare interi caseggiati, dall’altro vogliamo che i quartieri Aler siano luoghi di condivisione, sicuri e con tutti i servizi necessari. Anche la cultura fa parte di questo percorso, perché crea aggregazione, inclusione e condivisione di spazi e di emozioni. Non devono più esserci zone-ghetto, ma luoghi in cui le persone interagiscono tra loro e con le istituzioni con l’obiettivo di infondere il valore del bene comune”.