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Marcialonga 2019. Rossi: percorso fantastico, tratto di Tesero è una delle punte di diamante di Milano-Cortina

Per promuovere i Giochi invernali il sottosegretario regionale, vincitore di cinque medaglie olimpiche nella canoa, ha calzato gli sci stretti nella regina delle granfondo, insieme ad altri tre olimpionici: Jury Chechi, Cristian Zorzi e Paolo Bettini

La Marcialonga è stata un test per Milano-Cortina 2026. Nella foto  I campioni olimpici Bettini, Rossi, sottosegretario della Regione Lombardia ai Grandi eventi sportivi, Zorzi e Chechi.
I campioni olimpici Bettini, Rossi, sottosegretario della Regione Lombardia ai Grandi eventi sportivi, Zorzi e Chechi.

Poker d’assi dello sport

Antonio Rossi, vincitore di cinque medaglie olimpiche nella canoa, ha calzato gli sci stretti nella regina delle granfondo, insieme ad altri 7.500 atleti provenienti da 33 nazioni. Il sottosegretario ha gareggiato per promuovere a livello internazionale il dossier Milano-Cortina, in cui la Val di Fiemme gioca un ruolo importante. Con lo stesso scopo è stato affiancato sulla neve da altri tre olimpionici di fama: il ginnasta Jury Chechi, il fondista Cristian Zorzi e il ciclista Paolo Bettini. Un poker d’assi dello sport che ha reso grande l’Italia, conquistando ai Giochi nel complesso undici medaglie: 6 d’oro, 2 d’argento e 3 di bronzo. La Marcialonga è stata un test per Milano-Cortina 2026: “E’ stata una sfida piacevolmente dura – ha sottolineato Rossi, alla sua terza presenza in questa classica -. E’ stata all’altezza della tradizione di quest’appuntamento di prestigio. Ha messo in evidenza le grandi potenzialità della candidatura italiana. Eventi come questo confermano che non dobbiamo temere confronti. La nostra proposta per il 2026 è competitiva, ecosostenibile, con location rinomate per la loro bellezza e la grande varietà tecnica delle piste”.

La Marcialonga è stata un test per Milano-Cortina 2026. Nella foto  i campioni olimpici Zorzi, Chechi, Rossi e Bettini all'arrivo della Marcialonga 2019.
I campioni olimpici Zorzi, Chechi, Rossi e Bettini all’arrivo della Marcialonga 2019.

Un tracciato dal fascino senza pari

“Un percorso fantastico, paesaggi apprezzati in tutto il mondo per la loro bellezza. Il trutto con un’organizzazione all’altezza della candidatura olimpica. La mia partecipazione alla Marcialonga è stata un’occasione speciale. Ho effettuato una ricognizione fuori dai soliti schemi delle aree indicate nel dossier di Milano-Cortina come sede delle prove di sci nordico. Anche da atleta, questa zona della Val di Fiemme si rivela di gran fascino, confermando la forza della proposta italiana per i Giochi del 2026“. Così il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi, Antonio Rossi, al termine della sua prova nella 46esima edizione della 70 km che collega Moena a Cavalese.

La Marcialonga è stata un test per Milano-Cortina 2026. Nella foto i campioni olimpici Zorzi e Rossi durante la prova.
I campioni olimpici Zorzi e Rossi in un momento della Marcialonga 2019.

Teatro olimpico da 30.000 spettatori

“La candidatura italiana prevede 14 strutture di cui 13 sono già esistenti – ha ricordato il sottosegretario dopo aver tagliato il traguardo a Cavalese -. Qui, in Val Di Fiemme, il dossier prevede che vengano ospitate le prove di sci nordico, salto e combinata nordica. La Marcialonga è stata un test per Milano-Cortina 2026. Parte del tracciato, infatti, il tratto suggestivo di Tesero, che tra l’altro ha ospitato le Universiadi, è quello indicato per le gare a cinque cerchi di fondo. Prevede strutture in grado di ospitare 30.000 spettatori e un impianto di illuminazione già esistente capace di assicurare luce a giorno anche per le prove in notturna. E’ già spettacolare così, dovessimo vincere la corsa ai Giochi lo renderemo indimenticabile”.

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