L’assessore: consumare prodotti lombardi aiuta le nostre imprese. Serve chiarezza nel DPCM
La situazione Coronavirus in Lombardia, le attese sulle riaperture di bar, ristoranti e parrucchieri, i problemi della filiera del latte, dell’agroalimentare e le iniziative di Regione Lombardia per favorire il consumo di prodotti del territorio a filiera corta e certa. Questi i temi affrontati dall’assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, intervenuto alla diretta Facebook trasmessa dalla pagina di Lombardia Notizie online. “Oggi c’è stato in Regione il confronto con parti sociali, economiche e sindaci – ha spiegato l’assessore Rolfi – per condividere questa fase che inizierà dal 18 maggio: stiamo attendendo il nuovo Dpcm e le linee guida necessarie per i singoli settori. Domani consulteremo il Comitato Tecnico Scientifico. L’obiettivo è la ripartenza in sicurezza, che è il paradigma della Lombardia. È fondamentale che il Governo dia indicazioni precise, poche ma chiare, indispensabili per la ripartenza”.
Due nuove iniziative a favore dell’agroalimentare: ‘Io mangio in Lombardia’ e ‘Io bevo lombardo’
Sul fronte aziende del settore agricolo, le imprese “non hanno mai smesso di lavorare – ha rimarcato Rolfi – garantendo il cibo. “La chiusura del settore ristorazione – ha detto ancora – attende la ripartenza: li aiuteremo, con misure adeguate”. Il ‘lock down’ ha dimostrato che il ciclo del cibo è essenziale. “Il nostro Paese – ha evidenziato l’assessore regionale – deve impegnarsi a consumare prodotti nazionali, favorire nelle scelte alimentari la consapevolezza dell’acquisto e consumare locale. Da parte nostra, è in partenza ‘Io mangio in Lombardia‘ e ‘Io bevo lombardo’, iniziative con le quali sosteniamo il circuito del formaggio Dop di montagna, in particolare sofferenza, acquistando prodotti che saranno destinati a famiglie indigenti. ‘Io bevo lombardo’ metterà in contatto il ristoratore con le cantine lombarde, chi produce vino e chi lo può valorizzare”.
Comparto latte in difficoltà, nostra produzione pari al 50% del nazionale
Altro settore delicato è quello del latte: produciamo il 50% del latte nazionale “ma il comparto è in difficoltà per la chiusura del canale ristorazione e bar che non ha dato sbocco a prodotti freschi” ha specificato Rolfi. La filiera latte rappresenta il cuore pulsante del settore lombardo anche in termini di posti di lavoro. “Abbiamo chiesto al Governo uno stanziamento specifico per compensare la minor produzione di latte in quanto le aziende hanno dovuto ridurre i quantitativi a causa del minore sbocco commerciale”.
Per manodopera nell’agroalimentare in Lombardia proponiamo due misure
AIn merito al ‘Decreto Rilancio’ l’assessore Rolfi ha confermato che il testo “Contiene anche le nostre proposte su florovivaismo, latte e suini”. Altro tema di grande attualità è la manodopera per la raccolta ortofrutta. L’assessore Rolfi: “Noi proponiamo due misure: coinvolgere tutti i cittadini lombardi disoccupati e che percepiscono redditi di cittadinanza in agricoltura, offrendo loro la possibilità di svolgere un lavoro remunerato e indispensabile. L’altra proposta è aprire ‘corridoi verdi’ con nazioni di provenienza di manodopera specializzata, come la Romania, senza avventurarsi in altre strade. Da ultimo – conclude l’assessore – va semplificato l’accesso al lavoro, attraverso il sistema dei voucher“.
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