Nuove misure per l’inclusione delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Lo ha stabilito la Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini.
La dotazione finanziaria è complessivamente di 14 milioni di euro. Di questi, 9 milioni sono del Programma regionale Fondo sociale europeo. Gli altri 5 milioni arrivano dall’Istituto di Cassa delle ammende del Ministero di Giustizia a fronte della presentazione dei rispettivi progetti regionali.
Inclusione, progetti mirati
“Con l’approvazione di questa delibera – ha spiegato Elena Lucchini – intendiamo sviluppare un programma di interventi integrati per favorire l’accesso ai diritti e alle tutele sociali. Puntiamo, in particolare, all’inclusione socio lavorativa per le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Si tratta, nello specifico, di percorsi personalizzati e integrati che riguardano sia gli adulti sia i minori”.
Il complesso degli interventi prevede l’uso sinergico e complementare delle risorse europee, nazionali e regionali. Nell’arco di un biennio dovranno garantire una sempre maggiore attenzione alle situazioni di fragilità.
Accoglienza e accompagnamento
“Al contempo – ha sottolineato l’assessore – vogliamo rafforzare la capacità dei servizi e delle reti sociali territoriali nell’accoglienza e nell’accompagnamento delle persone sottoposte a misure o sanzioni di comunità. Un secondo obiettivo è lo sviluppo di un sistema a rete sul territorio. Quest’ultimo dev’essere in grado intercettare i bisogni delle persone coordinandosi stabilmente con gli enti del territorio e i servizi della giustizia”.