L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha inaugurato il nuovo laboratorio del servizio fitosanitario regionale.
Il laboratorio effettua analisi su patogeni e parassiti delle piante (funghi, batteri, virus, viroidi, fitoplasmi, nematodi, insetti e acari) con lo scopo di condurre indagini nelle attività relative: alla sorveglianza degli organismi nocivi da quarantena, al controllo dei punti di ingresso comunitari, al controllo dei vegetali in esportazione, ai controlli alle aziende vivaistiche ed all’ informare e divulgazione relativamente ad eventuali nuove casistiche fitosanitarie. Il rapporto di prova emesso dal Laboratorio ha valenza ufficiale
e legale.
Sistema fitosanitario lombardia è all’avanguardia
“Il sistema fitosanitario della Lombardia – ha detto Rolfi – è all’avanguardia a livello nazionale ed europeo ed era fondamentale dedicare alla ricerca spazi adeguati con apparecchiature tecnologicamente avanzate. Il tema della lotta alle fitopatie e agli insetti che arrivano dall’estero sarà sempre più centrale in agricoltura. Basta pensare ai danni causati dalla cimice asiatica o dalla popilia in questi anni. L’agricoltura lombarda è conosciuta nel mondo per la distintività e la sicurezza dei prodotti. Dobbiamo continuare a difendere queste peculiarità”.
Laboratorio articolato in sezioni specializzate
Il supporto diagnostico alle attività del Servizio Fitosanitario è finalizzato alla necessità di garantire un pieno controllo del livello di diffusione delle principali fitopatie che interessano le colture agrarie e di fornire adeguate informazioni ed assistenza alle imprese agricole. In laboratorio operano 6 tecnici laureati, altamente specializzati e costantemente formati sulle moderne e più innovative tecniche diagnostiche. Per poter operare con efficacia il Laboratorio fitopatologico si è articolato in sezioni specializzate nella diagnosi e nell’identificazione di organismi nocivi alle produzioni agrarie.
Oltre 7.000 analisi l’anno
“Le richieste di diagnosi – ha aggiunto Rolfi – riguardano sempre più frequentemente organismi di nuova introduzione o non ancora presenti sul territorio. Pertanto acquista particolare importanza l’attività di coordinamento delle diverse sezioni diagnostiche che utilizzando tecniche e competenze riescono a dare un risultato chiaro, con identificazione della presenza o assenza dell’organismo nocivo in questione. Il laboratorio effettua oltre 7.000 analisi all’anno.
Miglioramenti tecnologici
Al fine di rendere ulteriormente conforme il laboratorio alla nuova normativa, il nuovo laboratorio può vantare una superficie doppia rispetto la precedente e una migliore compartimentazione degli ambiti operativi. La struttura è stata inoltre migliorata anche dal punto di vista tecnologico essendo ora tutta cablata dalla rete regionale.
mac