Testo unico sull’immigrazione, l’assessore: basta perdere tempo, modificare regole su ricongiungimenti stranieri
Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza delle Regioni è stata presentata una proposta di modifica all’articolo 29 del ‘Testo unico sull’immigrazione‘. Nello specifico, nella parte riguardante il reddito minimo annuo necessario per chiedere il ricongiungimento familiare.
“La proposta – ha commentato l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato – formalizzata dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e condivisa dal primo momento da Regione Lombardia, faceva parte di un percorso concordato durante una precedente riunione della Conferenza delle Regioni. Ciò nonostante, i rappresentanti di Emilia-Romagna e Campania hanno chiesto un ulteriore rinvio della discussione per ricevere ulteriori approfondimenti”.
Immigrazione, De Corato: necessarie nuove regole entro luglio
“Questa richiesta – ha aggiunto – è pretestuosa e rischia di portarci dentro un ginepraio di numeri difficilmente riscontrabili nel breve periodo. Il problema è reale e da affrontare al più presto, senza perdere tempo, come hanno ribadito anche le Regioni Friuli-Venezia Giulia e Toscana“.
“L’attuale cifra prevista dal testo – ha proseguito – che permette il ricongiungimento di uno straniero con un familiare in Italia, grava pesantemente sul welfare di Comuni e Regioni. Per questo la nuova proposta prevede di innalzare la soglia di reddito necessario, portandola almeno a 11.000 euro a persona, cifra che attualmente consente di accedere al gratuito patrocinio. Si tratta di condizioni simili a quelle previste da altre Nazioni, forse più realistiche dell’Italia, come ad esempio la Germania“.
“Anche l’Anci e i Comuni seguono questo problema con grande attenzione. Perciò – ha concluso l’assessore regionale De Corato – mi auguro che si possa arrivare alla modifica del Testo unico entro la prima settimana di luglio“.
med