“Un lavoro importante e concreto che non può essere disperso e che il nuovo Governo dovrà portare avanti”. Così l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale che ha partecipato, da remoto, alla riunione della Commissione Immigrazione della Conferenza Stato-Regioni. In discussione, in particolare, la questione dei ricongiungimenti degli immigrati regolarmente presenti nel territorio nazionale.
Immigrazione clandestina fuori controllo
“Durante la conferenza – ha continuato l’assessore – è stata data voce a una serie di preoccupazioni in materia d’immigrazione e ricongiungimenti. Condivise, oltre che da Regione Lombardia, anche dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. Non siamo più in grado, infatti, di gestire gli esorbitanti numeri di un’immigrazione clandestina fuori controllo, né di sostenere l’ingente mole di ricongiungimenti familiari, che stanno pesantemente gravando sul Welfare dei Comuni coinvolti”.
Immigrazione: muoversi secondo la direttive europea, risorse stabili senza assistenza dello Stato
“Bisogna muoversi – ha aggiunto – secondo la Direttiva 2003/86/CE. Il documento prevede che il richiedente il ricongiungimento al momento della domanda dimostri il possesso di risorse stabili e regolari sufficienti per mantenere se stesso e i suoi familiari. Senza ricorrere al sistema di assistenza sociale dello Stato membro interessato”.
L’assessore regionale alla Sicurezza e Immigrazione ha infine ricordato che Regione Lombardia è disponibile, in considerazione dell’imminente avvio della nuova legislatura parlamentare, alla revisione della legge sull’immigrazione.