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Hotspot Covid, Gallera: in funzione centri diagnostici territoriali

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Servizio per casi che non richiedono ricovero ospedaliero

“Partono le attività dei Centri diagnostici territoriali gestiti dagli specialisti delle nostre aziende sanitarie, con medici e pediatri di famiglia, infermieri di comunità, in collaborazione con le amministrazioni comunali”. Lo annuncia l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

“La definizione e il funzionamento degli hotspot territoriali – sottolinea Gallera – rispondono ad un duplice obiettivo: integrare le prestazioni della medicina territoriale con quelle specialistico-ospedaliere offrendo così ai medici di medicina generale un punto di riferimento di prossimità verso cui indirizzare i pazienti che necessitano di un accertamento della patologia da coronavirus”.

Hotspot Covid, progetti gestiti da Ats, Asst e medici di famiglia, forte coinvolgimento infermieri comunità

Tre hotspot sono attivi nel bresciano con il coinvolgimento delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca), a cura dell’Ats di Brescia e delle Asst di Spedali Civili, Franciacorta e del Garda. Lunedì ne apriranno altri 2 a Varedo ad opera dell’Ats della Brianza e dell’Asst Monza, 4 sono previsti nelle prossime settimane anche a Milano e provincia con l’Asst Nord Milano e l’Ats Città Metropolitana. A breve, questi centri saranno in funzione in tutta la regione.

“Il paziente inviato all’hotspot – commenta Gallera – viene sottoposto all’attività diagnostica per SARS-Cov2a con visita specialistica adeguata e supportata con apparecchiature per ecografie e RX Torace. Lo stesso potrà, quindi, essere inviato a casa in tele-monitoraggio oppure, se necessario, direttamente al ricovero in reparto saltando quindi il passaggio in pronto soccorso. Si tratta quindi di una risposta efficace, rapida e tempestiva. E che pone la persona al centro del percorso di diagnosi, cura e assistenza, nell’ambito di una proficua e virtuosa collaborazione fra ospedale e territorio”.

Il progetto di Ats Brianza e dell’Asst di Monza

Fra i primi a partire, gli hotspot dell’Asst di Monza. Sono previsti 6 ambulatori in 3 hotspot distinti: i primi due ad aprire, lunedì 2 novembre, saranno situati all’interno dell’hotspot di via San Giuseppe a Varedo con orario 8.30-12.30 e 13-15.30. Nelle prossime settimane saranno quindi attivati gli hotspot di Limbiate e di Monza.

“Sin dalla ricostituzione della mia unità di crisi a fine agosto – sottolinea il direttore generale della Asst Monza, Mario Alparone – ero convinto che la strategia giusta per la seconda ondata fosse associare un argine territoriale alla gestione ospedaliera. Per questo ho chiesto ai nostri specialisti di predisporre un percorso di valutazione clinica. Questo per poter aiutare i Medici di medici generale a individuare con semplicità quando il caso sospetto sia da inviare in pronto soccorso. E quando, invece, si può gestire a domicilio o nei nostri centri territoriali. Lo abbiamo proposto al nostro Ordine dei medici. Che ha accolto con grande favore l’iniziativa. Apriremo fino a 6 centri territoriali dove specialisti e medici di medicina territoriale collaboreranno insieme”.

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