Lombardia Notizie / Enti locali, montagna e risorse

Grandi derivazioni idroelettriche, al via iter riassegnazione concessioni

grandi derivazioni idroelettriche concessioni

La Giunta regionale lombarda, su proposta di Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, ha approvato l’indizione delle procedure di gara per la riassegnazione delle prime concessioni di grandi derivazioni idroelettriche scadute.

Grandi derivazioni idroelettriche, via a riassegnazione concessioni

“Si tratta – spiega l’assessore Sertori – delle concessioni denominate ‘Codera Ratti-Dongo’, della potenza di 19 MW, in provincia di Sondrio (Valchiavenna) nei Comuni di Verceia e Novate Mezzola, e in provincia di Como (Alto Lago) nei Comuni di Garzeno e Dongo, e della concessione denominata ‘Resio’, della potenza di 4 MW, nei Comuni di Esine e Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia (Valcamonica)“.

Procedure di gara concorrenziali

“Con questo provvedimento – continua Massimo Sertori – la Giunta regionale avvia le prime procedure concorrenziali di gara ad evidenza pubblica per la riassegnazione delle concessioni scadute. Lo fa in attuazione della norma nazionale, e della successiva legge regionale del 2020. Norme che prevedevano infatti l’avvio delle procedure di gara entro il corrente anno 2023. Il prossimo passo sarà per la successiva definizione e pubblicazione del bando”.

Iter lungo e complesso partito nel 2018

Regione Lombardia – rimarca Sertori – ha quindi avviato dal 2018 un iter lungo e complesso. Un percorso che ha portato all’emanazione di una legge regionale e di due successivi regolamenti attuativi della legge. E che quindi ha portato allo sviluppo di una lunga attività istruttoria, dell’attuazione di una fase ricognitiva delle opere e degli impianti. Percorso che quindi ha coinvolto gli Enti locali ove sono presenti gli impianti, i quali hanno evidenziato le loro necessità di compensazioni territoriali e ambientali”.

Le valutazioni dei concorrenti

In sede di gara i concorrenti saranno valutati sia sull’offerta economica dei canoni, sia sulla qualità del progetto di utilizzo degli impianti, nonché sulle compensazioni territoriali e ambientali.

Asset strategico per l’intero Paese

“Si tratta di un asset strategico per tutto il Paese – conclude l’assessore Sertori – perché produce energia pulita e programmabile, inoltre è una attività non delocalizzabile che necessariamente deve tenere conto delle esigenze dei territori sui quali gli impianti insistono”.

Province

Sei un giornalista?

Richiedi l’iscrizione al nostro canale Telegram privato per ricevere tutte le notizie in anteprima