Governatore condanna ogni violenza
Lombardia, nella giornata del ricordo delle delle vittime del terrorismo il presidente della Regione ha ricordato Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci.
“Il terrorismo, intenso come lotta politica, basata su violenze indiscriminate e destabilizzanti, impiegato da gruppi clandestini rivoluzionari, non ha davvero niente a che fare con la politica e la società come sono intese e come le vogliamo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, intervenendo in Consiglio regionale, in occasione della ‘Giornata in memoria delle vittime del terrorismo’.
Le vittime lombarde del terrorismo
Il governatore ha quindi voluto ricordare il lombardo Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo. Ucciso in un agguato che era probabilmente un tentativo di sequestro, e con lui il carabiniere Vittorio Iacovacci.
Un esempio per tutti
“L’impegno di Luca, la sua luce, il suo coraggio siano da esempio per quanti si impegnano per la salvaguardia della pace tra i popoli. Il dialogo, lo scambio tra culture, la cooperazione internazionale possono essere anche la chiave di volta della lotta al terrorismo. Se tutti ci diamo la possibilità di non giudicare senza conoscere, di non guardare dall’alto in basso la diversità, di non arrenderci alle ingiustizie ma di lavorare per un mondo più giusto” ha concluso il presidente della Regione.