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Giornata della montagna, Fontana: riflettiamo sul futuro dei nostri giganti

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“La Lombardia ha nella montagna un patrimonio importantissimo non solo caratterizzato da vette, creste, dirupi, torrenti, laghi, pascoli ma da persone che vivono questi luoghi, meravigliosi e allo stesso tempo difficili, con la forza e la tenacia di un carattere che appare forgiato dalla roccia”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione della ‘Giornata internazionale della montagna’. “La montagna – prosegue Fontana – è un modo di vivere la vita. La giornata odierna ci spinge a fermarci e riflettere sul presente e sul futuro sostenibile dei ‘giganti’ del nostro pianeta”.

Sertori: oltre 508 milioni in due anni

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In occasione della ‘Giornata Internazionale della Montagna’, che si celebra l’11 dicembre, l’assessore regionale alle Politiche per la montagna, il valtellinese Massimo Sertori, ha voluto richiamare i più importanti provvedimenti a favore dei territori montani messi in campo da Regione Lombardia, e in particolare dall’Assessorato dedicato e fortemente voluto dal presidente Attilio Fontana.

Assessore: ‘montanari’ poche parole molte azioni

“Un quadro complessivo di azioni – spiega l’assessore – che mira infatti non solo a promuovere e valorizzare la varietà e la bellezza del patrimonio montano, ma in grado di rispondere al bisogno di sviluppo economico-sociale della montagna e delle persone che la abitano”.

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Non solo divertimento

“Perchè la montagna – sottolinea Sertori – non è infatti solo un parco divertimenti o una sciata con gli amici. Le comunità che da generazioni vivono e rispettano i territori montani, caratterizzati da piccoli Comuni, hanno bisogno di maggiori servizi per poterci lavorare e vivere dignitosamente. Spesso, infatti, questo non è compreso da chi ha una visione bucolica e fiabesca della montagna. Quasi fuori dalla realtà, e non vuole ‘toccare nulla’ di fatto mettendola in difficoltà, creando una riserva indiana dove tutto è proibito o reso complicato”.

Basta burocrazia

“Inserire vincoli burocratici allo sviluppo – prosegue l’assessore – significa continuare ad alimentare l’emorragia dello spopolamento della montagna, altro esempio recente il reiterato tentativo di smontare la nuova legge nazionale sull’idroelettrico che finalmente, dopo anni di battaglia, ha consentito alla regione di fare una legge che consegna giustizia e dignità ai territori montani che ospitano le grandi dighe”.

Concretezza

L’appello dell’assessore Sertori è quindi quello di “maggiore coerenza, fare meno uso della comunicazione, a tratti retorica e romanzata della montagna e cercare di essere più coerenti, dando seguito alla tenacia tipica dei popoli di montagna attraverso azioni concrete”.

“I territori montani, infatti, rappresentano una priorità per Regione Lombardia – conclude Sertori – per questo rinnovo il massimo impegno nel lavorare non solo oggi, ma tutti i giorni dell’anno, per la montagna. Solo così, quindi, potremo invertite il trend dello spopolamento di questi territori tanto belli quanto fragili. Nonchè, a volte, difficili da vivere”.

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Ecco cosa abbiamo fatto per la montagna lombarda

Di seguito, quindi, i provvedimenti più significativi intrapresi dal 2018 a oggi, per un ammontare complessivo di 508 milioni di euro.

  • Legge per la disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia e applicazione nuove modalità di calcolo del canone per le concessioni e relativo trasferimento ai territori provinciali interessati;
  • Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, 39 milioni di euro;
  • Legge sulla cessione dell’Energia idroelettrica gratuita, 6,3 milioni di euro;
  • Legge sulla Programmazione Negoziata;
  • Bando piccoli Comuni, 11,6 milioni di euro;
  • Bando dissesti, 22,8 milioni di euro;
  • Piano Lombardia per i Comuni montani, 85 milioni di euro;
  • Piano Lombardia contributo Comunità Montane, 35 milioni di euro;
  • Bando Terrazzamenti, 4,7 milioni di euro;
  • Bando rifugi lombardi, 3,1 milione di euro;
  • Patti territoriali, 40 milioni di euro;
  • Strategia Valli Prealpine, 16,3 milioni di euro;
  • Sviluppo e rilancio Parco Nazionale dello Stelvio, 10 milioni di euro;
  • Accordo di Programma per Museo Grande Guerra di Bormio, 2,6 milioni di euro;
  • Comunità Montana Triangolo lariano per progetto ‘borgo Ospitale’, 16,7 milioni di euro;
  • Bando rifugi Parco Nazionale dello Stelvio, 500.000 euro;
  • Comunità Montane Valsassina e Valtellina di Morbegno per ‘Viabilità storica transorobica’, 3,1 milioni di euro;
  • Comunità Montane Sondrio e Tirano per impianto pluviirriguo, 10 milioni di euro;
  • interventi infrastrutturali nei territori montani in vista delle Olimpiadi Invernali 2026, 62 milioni di euro;
  • ampliamento demanio sciabile Ponte di Legno, 25 milioni di euro;
  • formazione nuovo serbatoio risorsa idrica Comune di Centro Valle Intelvi, 590.000 euro;
  • interventi di difesa del suolo, 80 milioni di euro;
  • Accordo Programma Quadro (APQ) per Aree interne ‘Appennino lombardo-Alto Oltrepò pavese’ e ‘Alto Lago di Como e Valli del Lario’;
  • interventi di manutenzione straordinaria per i sentieri di montagna. A seguito della tempesta Vaia, 2,5 milioni di euro;
  • pronti interventi a seguito del maltempo, 17 milioni di euro.

gal

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