L’iniziativa è rivolta alle scuole secondarie superiori
Galli: mira a sensibilizzare i giovani su valore beni culturali
Per partecipare al concorso, diretto a scuole pubbliche e private, ‘Fotografa i tuoi simboli’, ci sarà tempo fino al 31 gennaio 2020. Una proroga decisa dall’assessore regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli e dalla Direzione generale. A indicare la nuova data di scadenza è il Decreto n. 17162 del 27 novembre. La proroga consente di completare l’iscrizione agli istituti che ne hanno già fatto richiesta, oltre che di incrementare ulteriormente il numero di quelli coinvolti.
Procedura ulteriormente semplificata
La procedura di iscrizione è stata ulteriormente semplificata e prevede l’invio della richiesta alla casella postale: simboli@regione.lombardia.it. Il bando e i criteri del concorso sono stati pubblicati sul Burl Serie Ordinaria n. 31 del 1 agosto 2019.
Appartenenza alla comunità
“Una comunità – sottolinea l’assessore Stefano Bruno Galli – si riconosce nei simboli che ne custodiscono la più profonda identità culturale. I Beni culturali incarnano un altissimo valore simbolico e rappresentano un formidabile patrimonio di luoghi materiali e di beni immateriali, nel quale si riflette e si rinnova il senso di appartenenza di una comunità”.
Valorizzare conoscenza dei simboli
L’intento di Regione Lombardia, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 31 della Legge regionale 25 del 2016, è di valorizzare la conoscenza degli elementi simbolici del patrimonio culturale, promuoverne la registrazione e contrastarne l’indebito sfruttamento. Coinvolgere il mondo della scuola è stato il primo pensiero perché i giovani sono i più assidui fruitori di quelle meravigliose opportunità offerte dalla tecnologia, soprattutto per la condivisione di immagini, ma sono anche i più esposti ai rischi che può comportare un uso disinvolto e inconsapevole di questi ‘nuovi’ mezzi di comunicazione.
Registrazione fotografica
“Il concorso – prosegue Galli – sollecita la registrazione fotografica degli elementi che le nuove generazioni avvertono come i più simbolici e quindi i più rappresentativi del territorio, promuovendo in questo modo la realizzazione di una nuova mappatura, di un nuovo censimento del tessuto della nostra regione”.
Momenti di approfondimento
Il concorso è affiancato da momenti di approfondimento a sostegno dell’azione didattica svolta dai docenti. Per parlare insieme, nel modo migliore, di beni culturali, simboli, immagini e del loro valore, di cosa sia possibile fare e di cosa è opportuno non fare per non ledere i diritti di altri, siano essi amici piuttosto che autori professionisti.
Protocollo d’intesa
A questo scopo, è in fase di sottoscrizione un protocollo d’intesa fra Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano e Università degli Studi dell’Insubria per affrontare insieme questi temi. La collaborazione con il Centro interuniversitario di studi sul simbolico (Unimi) e il Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali (Uninsubria) prevede un corso di formazione per docenti e interessati alla materia. Il tutto in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (Miur) e la convocazione di una conferenza pubblica sul tema.
Premi per classi o didattica
L’occasione è questo concorso fotografico, che propone anche dei premi utili per viaggi d’istruzione per l’intera classe o altra azione didattica. In palio: 8.000 euro, 6.000 euro e 4.000 euro alla classe 1ª, 2ª e 3ª classificata.
La commissione
La valutazione degli elaborati è affidata a un’apposita Commissione composta da 7 membri, di cui 4 esterni a Regione, esperti di fotografa, comunicazione e/o delle tematiche legate al simbolico, provenienti dal mondo accademico o da altre istituzioni pubbliche operanti nel settore della raccolta e conservazione di immagini, selezionati mediante avviso pubblico.
Caccia al tesoro
“Questo concorso – spiega l’assessore Galli – rappresenta un’occasione preziosa per i giovani chiamati a una sorta di caccia al tesoro sul territorio e dentro le comunità”.
Verso 50 anni di Lombardia
“Al termine – conclude – di questo percorso, un nuovo inventario iconografico, tutelato dai diritti d’autore, diventerà patrimonio delle istituzioni e di tutti, grazie a una generazione di giovani lombardi che avrà acquisito sul campo consapevolezza, conoscenza e passione per i simboli della nostra bellissima regione, che nel 2020 compirà 50 anni di vita istituzionale”.
gus