In dettaglio la suddivisione degli stanziamenti per province
Regione Lombardia ha stanziato, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, 15 milioni di euro, fondi per il potenziamento strutturale e infrastrutturale dei parchi regionali e delle riserve naturali.
Fondi per parchi e riserve naturali della Lombardia
“Le risorse – ha spiegato l’assessore – sono state quindi stanziate nell’ambito del Piano Lombardia voluto dal presidente. Erano previsti infatti 10 milioni di euro, ma abbiamo deciso di aumentare i fondi anche in conseguenza degli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali e dell’energia. Ovvero fattori che hanno fatto schizzare i costi dei progetti degli enti gestori”.
Gli interventi finanziabili
Sono ammissibili interventi relativi all’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di beni immobili, costituiti da fabbricati sia residenziali che non residenziali; la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere e impianti; l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale e l’acquisizione di aree.
Obiettivo tutela a 30% della superficie regionale
Un quarto del territorio lombardo è infatti sottoposto a regime di tutela e, ha fatto sapere l’assessore, l’obiettivo è arrivare al 30%. Le aree naturali, ha aggiunto, devono avere strutture e infrastrutture adeguate ad accogliere un numero sempre crescente di persone, salvaguardando al contempo la loro valenza naturalistica ed ecosistemica. In seguito alla pandemia, i parchi regionali hanno visto aumentare gli accessi: diventeranno sempre più fonte di attrazione turistica e luoghi di promozione di educazione ambientale tra le giovani generazioni. Bisogna essere pronti.
Il ruolo centrale di parchi e riserve naturali in Lombardia
Occorre infatti valorizzare e far conoscere i parchi, ha detto in conclusione l’assessore, veri e propri polmoni verdi della Lombardia, e spazi che permettono alle città di respirare. Il tema del benessere è diventato quindi centrale nel dibattito pubblico ed è fondamentale richiamare l’attenzione sul prezioso lavoro che le aree protette svolgono nella cura del territorio, del paesaggio e della biodiversità. L’assessore regionale ha voluto, infine, ringraziare Federparchi e gli enti gestori per il lavoro svolto e per la collaborazione costante.
Criteri di riparto
I criteri di riparto per l’assegnazione di contributi regionali prevedono quindi la suddivisione degli enti gestori in tre categorie in relazione alla loro estensione.
La suddivisione per province
Bergamo
Orobie Bergamasche 950.000 euro; Serio 412.500 euro; Adda Nord 412.500 euro; Colli Bergamaschi 412.500 euro.
Brescia
Adamello 950.000 euro; Alto Garda bresciano 950.000 euro; Oglio Nord 675.000 euro; Monte Netto 412.500 euro; Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo 412.500 euro; Torbiere Sebino 412.500 euro.
Como
Spina Verde 412.500 euro; Pian di Spagna – Lago di Mezzola 412.500 euro.
Cremona
Oglio Sud 675.000 euro.
Lecco
Grigna Settentrionale 412.500 euro; Montevecchia e Valle del Curone 412.500 euro; Monte Barro 412.500 euro.
Lodi
Adda Sud 675.000 euro.
Mantova
Mincio 675.000 euro.
Milano
Valle del Ticino 950.000 euro; Parco Agricolo Sud Milano 950.000 euro; Groane 412.500 euro; Nord Milano 412.500 euro.
Monza e Brianza
Valle del Lambro 412.500 euro.
Sondrio
Orobie Valtellinesi 950.000 euro.
Varese
Campo dei Fiori 412.500 euro; Pineta Appiano Gentile e Tradate 412.500 euro.
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