Assessore: ampi spazi di miglioramento, risorse non restino a Roma ma siano trasferite ai territori sotto forma di servizi
“Prendiamo atto che mercoledì 23 dicembre i Governi di Roma e Berna hanno firmato un Accordo sul trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri, che di fatto recepisce i principi contenuti nella lettera dello scorso 30 aprile, trasmessa ai relativi Governi centrali, a firma del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del presidente del Canton Ticino, Christian Vitta”. A dichiararlo sono il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore a Enti locali, Montagna e a Piccoli Comuni, Massimo Sertori, che ha inoltre la delega ai rapporti con la Confederazione Elvetica.
Sistema fiscale differenziato tra vecchi e nuovi frontalieri
“Nell’Accordo – spiega Sertori – si stabilisce un sistema fiscale differenziato tra gli attuali frontalieri per i quali continuerà il regime in vigore. Mentre per i nuovi verrà applicata la doppia fiscalità, svizzera e italiana, con una franchigia di 10.000 euro sul reddito”.
Miglioramenti a livelli nazionali e ristorni
“Tale Accordo – continua l’assessore – dovrà poi essere declinato nelle fasi attuative dai rispettivi Paesi e in quel contesto crediamo ci siano spazi di miglioramenti. In particolare, per quanto riguarda i ristorni ai Comuni, questi dovranno essere garantiti anche dopo il 2033″.
Risorse trasformate in servizi
Per quanto concerne il maggior gettito derivante dalla nuova fiscalità applicata ai nuovi frontalieri “crediamo – spiega Sertori – che le risorse non dovranno essere centralizzate a Roma, ma portate sui territori confinanti di provenienza del lavoratore. Anche sotto forma di servizi alla persona, alla famiglia e alle comunità”.
Dalla parte dei frontalieri
“Come sempre Regione Lombardia – conclude Sertori – sta dalla parte dei frontalieri e dei territori di confine e farà tutto ciò che è nelle possibilità per la loro tutela. Intento che non è mai mutato. Neanche quando abbiamo inviato la lettera lo scorso 30 aprile”.
gus