Regione interviene contro maculatura bruna della pera
Stato velocizzi i risarcimenti per danni provocati da cimice asiatica
“La Regione Lombardia non lascerà la filiera della pera da sola a combattere contro la maculatura bruna, malattia che sta danneggiando il comparto. Per il 29 settembre abbiamo convocato un tavolo regionale su questo tema, al quale parteciperanno tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni di produttori, per un confronto diretto con il nostro sistema fitosanitario regionale. Vogliamo trovare soluzioni percorribili nel minor tempo possibile anche attraverso l’attivazione di finanziamento di prove di resistenza sull’utilizzo dei principi attivi relativi a queste patologie”.
Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, in merito ai problemi riscontrati dalla filiera della pera in Lombardia.
Struttura regionale attivata per segnalazione danni
Nel 2020 si sono manifestati violenti attacchi fungini, non contenuti dalle normali strategie di difesa messe in atto dalle aziende, da parte dell’Alternaria e della Maculatura bruna a danno delle coltivazioni di pere nell’area mantovana (700 ha circa). A tal proposito sono in fase di valutazione eventuali fenomeni di resistenza ai fungicidi già evidenziati in altri areali nazionali vocati alla coltivazione delle pere.
Le ‘cultivar’ maggiormente colpite sono le Pere Abate e Conference nella misura dl 50-60% della Plv (Produzione lorda vendibile). Si profila, quindi, un danno stimabile intorno ai 7 milioni di euro.
Danni da cimice asiatica
A questi danni si sovrappongono anche nel 2020 attacchi di cimice asiatica in fase tardiva (che non trovando più le pere si spostano a carico di mele e soia). La struttura regionale si è attivata per la raccolta delle segnalazioni di danno che si completerà nei prossimi giorni.
Difendiamo comparto competitivo
“La filiera della pera – ha aggiunto l’assessore – è stata, infatti, già pesantemente danneggiata in questi mesi dalle gelate e dalla cimice asiatica. Da Mantova, infatti, sono arrivate 128 richieste totali di risarcimento. Per un valore di 5 milioni di euro. Chiediamo al Ministero una accelerazione sulle procedure di risarcimento per accorciare i tempi di attesa”.
“La Regione Lombardia vuole, infatti, difendere un comparto estremamente distintivo – ha concluso l’assessore lombardo – concentrato principalmente nella pianura Padana, di cui l’Italia è prima produttrice europea eccellendo a livello mondiale per la qualità”.
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