Si sono riunite mercoledì 10 gennaio, a Palazzo Lombardia, le associazioni che rappresentano le persone con disabilità gravissima e le loro famiglie.
Al centro del confronto l’attuazione del ‘Piano nazionale non autosufficienza’. Questo impone la graduale riduzione dello stanziamento economico erogato ai caregiver familiari e a compensazione indirizza tali risorse al potenziamento dei servizi.
“Ho voluto ribadire alle realtà associative – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – come le modifiche al Programma Operativo siano imposte dalla normativa statale. Nello specifico dal Piano nazionale proposto e approvato dall’allora Ministro Orlando, nel precedente governo. Pur condividendo la volontà di potenziare i servizi, ho rimarcato la necessità di un tempo congruo per consentire a tutto il territorio un livello adeguato alle esigenze di tutti”.
Obiettivo valorizzazione dei caregiver
Le persone con disabilità e i caregiver familiari, ha sottolineato, “restano al centro della nostra azione di governo regionale. Per questo, nel recepire la riforma nazionale abbiamo voluto garantire un confronto continuo e costante con le associazioni di primo e secondo livello”. “Un dialogo – ha proseguito l’assessore – necessario a condividere un percorso che vede alleate istituzioni e realtà associative. L’obiettivo è la valorizzazione dei caregiver e il miglioramento dell’offerta dei servizi sociali e sociosanitari”.
Le disabilità gravissime all’attenzione della Conferenza delle Regioni
“Infine – ha annunciato Lucchini – nel corso della Commissione Politiche sociali, ho portato formalmente all’attenzione della Conferenza delle Regioni il tema. In accordo con gli altri assessori presenti porteremo la questione direttamente al ministro Calderone”.