“Già da lunedì 23 marzo avremo mascherine contro il coronavirus con un packaging Regione Lombardia Bls. Una prima impresa è già in grado di realizzare, con i migliori standard di qualità, questo lavoro”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, intervenuto alla diretta sulla pagina Facebook LombardiaNotizieOnline.
Imprese non erano sufficienti
“Le imprese che già facevano questo non sono sufficienti – ha sottolineato l’assessore – e allora abbiamo chiesto a molti se fossero disponibili a dare una mano, riconvertendo parte dei propri impianti, parte della propria attività, per dare un aiuto nell’emergenza producendo mascherine e dispositivi”.
Risposta numerosa
“A questa chiamata – ha spiegato Cattaneo – hanno risposto tantissime imprese. Noi abbiamo avuto, in una settimana, segnalazioni da almeno 300 imprese sulle varie email di Regione Lombardia.
Email dedicata
“Da qualche giorno – ha aggiunto Cattaneo – abbiamo attivato anche una email dedicata che è dpicoronavirus@regione.lombardia.it. Circa 200 aziende hanno contattato direttamente il Politecnico di Milano, un centinaio sono state coinvolte dalle associazioni di categoria, in particolare da Confindustria Lombardia. Questo ha permesso di mettere, in una settimana, i mattoni per la costruzione di una nuova filiera di produzione e di fornitura”.
“Ovviamente, non tutti coloro che si sono proposti – ha continuato – erano in condizioni di fornirci materiale idoneo: attenzione non tutte le mascherine, non tutti i dispositivi di protezione vanno bene”.
Prodotti certificati
“Proteggono veramente solo quelli certificati e, da questa settimana, c’è una deroga, prevista dal Decreto del 17 marzo – ha ricordato l’assessore – che prevede la possibilità di distribuire e utilizzare anche prodotti non certificati purché autocertificati e poi riconosciuti idonei per le mascherine chirurgiche dall’Istituto Superiore di Sanità“.
Percorso con Politecnico Milano
“La Regione, però, aveva già avviato – ha spiegato Cattaneo – un percorso di verifica delle caratteristiche di qualità con il Politecnico di Milano. Che ormai da quasi due settimane sta conducendo prove per verificare quali materiali e quali dispositivi sono idonei. Prevedendo che chi produce con i materiali che il Politecnico ci ha indicato come adeguati possano avere una sorta di marchio. Approvato dal Politecnico di Milano e da Regione Lombardia”.
Verifiche in corso
“Su questo – ha aggiunto – saremo più precisi concluse le verifiche, anche di natura giuridica, nei prossimi giorni”. “Lo facciamo – ha spiegato – per una ragione, fate attenzione: non tutte le mascherine che si sono messi a produrre con grande slancio e generosità tanto operatori sul territorio hanno un’effettiva capacità protettiva”. “Quindi, benché il decreto consenta ai cittadini – ha ricordato – di poter utilizzare anche mascherine non idonee, non lo consente per gli operatori sanitari e per i lavoratori che sono ancora sul posto di lavoro”.
Mascherine chirurgiche
“In Regione Lombardia – ha chiarito Cattaneo – vogliamo favorire, anche fra i cittadini, la diffusione, prevalentemente, se non esclusivamente, di mascherine chirurgiche e di altri dispositivi di protezione che hanno le caratteristiche di idoneità per essere effettivamente protettive”.
Primi risultati, impresa lombarda converte produzione
“Abbiamo già avuto un primo risultato in questa prima settimana di lavoro – ha evidenziato l’assessore Cattaneo – avere un esempio di una mascherina prodotta da una impresa lombarda che ha riconvertito un impianto che precedentemente produceva pannolini per produrre delle fasce filtranti con i materiali che il Politecnico ha ritenuto idonei”.
250.000 pezzi al giorno dal 23 marzo
“E questa impresa – ha detto – sarà in grado, già da lunedì, di produrre 250.000 pezzi al giorno che non avranno il problema degli acquisti dall’estero perché come avrete visto restano fermi in frontiera, in dogana, vengono bloccati dai Paesi produttori. Questa è una filiera di imprese riconvertite per servire un’emergenza sul nostro territorio. Se ne aggiungeranno tante altre”.
Filiera produttiva nel Bergamasco
“Confindustria Bergamo – ha aggiunto Cattaneo – ci ha comunicato di avere organizzato una filiera nella propria provincia. Bergamo è la provincia più colpita, e sarà in grado da lunedì di produrre 10.000 mascherine per il coronavirus in Lombardia e a crescere fino a 100.000 al giorno”. “Quindi, ci stiamo organizzando – ha sottolineato – perché grazie agli expertise del nostro territorio si possa rispondere a una necessità reale”.
Segnalazioni
Per segnalare la propria disponibilità produttive, i propri materiali, la propria capacità di mettersi a disposizione di questo lavoro di riconversione mandare mail a: dpicoronavirus@regione.lombardia.it
Sinergia Politecnico Milano e Regione, task force dedicata
La sinergia tra Regione Lombardia e Politecnico di Milano consentirà di produrre mascherine per il coronavirus sicure idonee alla protezione.
Il Rettore del Polimi, Ferruccio Resta, durante la diretta sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline ha detto che “su input della Regione, sono in corso da due settimane delle prove nei laboratori”. “Una task force – ha aggiunto – si sta occupando di realizzare una specifica tecnica di materiali che saranno poi utilizzati dalle varie aziende per produrre questi dispositivi individuali di protezione. Una specifica che consentirà alle aziende di andare sul mercato dopo la verifica finale dell’Istituto Superiore di Sanità”.
Realizzare prodotti sicuri
“L’obiettivo – ha spiegato Resta – è quello di realizzare prodotti sicuri. Sono tantissime le aziende che hanno inviato a Regione Lombardia i prodotti da far testare al Politecnico. Il test per le aziende – ha concluso Resta – è gratuito”.
ram/mac