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Coronavirus, Rolfi: viticoltura in difficoltà. Servono distillazione di crisi, rinvio scadenze e promozione

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Assessore riunisce Tavolo regionale: proporremo alleanza tra ristorazione di eccellenza e vini lombardi

Si è riunito, in videoconferenza, il Tavolo regionale della viticoltura dedicato alla filiera vitivinicola lombarda, convocato dall’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, per discutere delle problematiche riguardanti il settore generate dalla diffusione del coronavirus.

I partecipanti

Hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria e di tutti i consorzi lombardi.

Situazione complicata

“La situazione – ha dichiarato l’assessore Rolfi al termine dell’incontro è complicata a causa della chiusura del mercato principale, ossia quello della ristorazione, dei bar e dei punti ristoro”.

Iniziative possibili

“Abbiamo studiato insieme – ha aggiunto l’assessore – alcune iniziative da mettere in pratica nel breve termine: in primis la proposta di distillazione di crisi, possibilità garantita dalla normativa”.

Alcol dal vino in giacenza

“Significa produrre alcol – ha continuato – con il vino in giacenza per liberare spazio alle nuove produzioni”. “Può essere uno strumento – ha rimarcato – per evitare eccessi produttivi”.

Programma nazionale dispone di 20 milioni

“Su questo – ha aggiunto – c’è una disponibilità di 20 milioni di euro sul programma nazionale di sostegno dal quale vogliamo attingere per dare risposta al problema della quantità“.

Scadenze amministrative

“Sulle scadenze amministrative, anche di livello comunitario, ci siamo posti – ha detto l’assessore – l’obiettivo di prorogare tutto il possibile alleggerendo i controlli e dando risposte anche a difficoltà logistiche”.

Promozione

“Sulla promozione, chiederemo al Governo – ha spiegato l’assessore lombardo – di poter utilizzare i fondi dell’Ocm vino, solitamente dedicati a progetti per l’estero, anche per il mercato interno. Sarà proprio quello italiano il primo mercato sul quale promuovere i nostri vini”.

Le misure di Regione Lombardia

La Regione Lombardia, in queste settimane, ha già garantito ai consorzi e agli agriturismi la possibilità di vendere i propri prodotti con la modalità di consegna a domicilio.

La grande sfida

“La grande sfida in questo momento di crisi – ha sottolineato l’assessore – è quella di costruire una comunicazione di filiera più efficace tra produttori e ristoratori”. “Nella nostra ristorazione di eccellenza – ha aggiunto – dobbiamo trovare prima i vini lombardi, che ormai coprono l’intera gamma di prodotti disponibili sul mercato. Abbiamo grandi cuochi e grandi vini. L’alleanza deve essere indissolubile”.

Il 90% del vino lombardo è Docg, Doc e Igt

“La Lombardia – ha concluso l’assessore Rolfi, ricordando come il 90% del vino prodotto in regione sia a Denominazione di qualità (Docg, Doc e Igt) – negli ultimi anni è cresciuta molto in termini di produzioni e di esportazioni grazie alla straordinaria qualità offerta”.

gus

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