Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore Stefano Bruno Galli, a nome di tutta la Giunta esprimono “profondo cordoglio” per la scomparsa di Vittorio Gregotti, “illustre architetto e urbanista che ha disegnato e realizzato capolavori in ogni angolo del mondo, riservando alcune delle sue opere più note proprio alla nostra Lombardia, come il teatro degli Arcimboldi o il nuovo edificio universitario della Bicocca, nella sua Milano, o all’ampliamento del museo d’arte moderna e contemporanea all’Accademia Carrara di Bergamo”.
Una memoria mondiale
“Nel mondo lo ricordano tutti – aggiungono Fontana e l’assessore – per capolavori come il centro culturale Belem di Lisbona o il quartiere Pujiang a Shangai o ancora gli stadi di Barcellona e di Genova. Gregotti era un artista che sapeva coniugare la bellezza e il futuro alla concretezza e alla fruibilità nel presente, un architetto che disegnava opere per le città e per la gente, per viverle quotidianamente. Ineguagliato rimane il suo testo ‘Il territorio dell’architettura'”.
Realizzeremo una mostra
“Lo ricorderemo come merita – concludono Fontana e Galli – e proporremo che gli sia intitolato al più presto un edificio che aveva progettato. Ci impegniamo anche a far realizzare una mostra che ricordi le sue opere in tutto il mondo. Perché i giovani possano studiarlo e conoscerlo ancora meglio”.
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