“L’epidemia di Covid-19 esordita il 20 febbraio nell’area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale”. Lo scrive il ‘Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia’ in un documento inviato sabato 7 marzo al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, cui viene chiesto di portarlo all’attenzione del Governo e al commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli.
Pericolo per tutta la popolazione
“Si tratta di un evento grave – prosegue la lettera sottoscritta dai rappresentanti delle terapie intensive lombarde – che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma
anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura”.
Pressione oltre ogni possibilità
“Le strutture sanitarie – continua la lettera – sono sottoposte a una pressione superiore a ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l’enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile”.
Attività ambulatoriali quasi a zero
“Le attività ambulatoriali, la chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine – prosegue il documento – si sono ridotte a livelli prossimi allo zero”.
Rete terapie intensive ristrutturata
“L’intera rete delle terapie intensive – recita il documento – è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall’infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato”.
Immediate e drastiche misure
“Anche per questo motivo – rimarca la missiva – è assolutamente necessaria l’immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell’epidemia”.
Urgono tempestive disposizioni
“In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle autorità – conclude il documento – saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”.
gal