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Coronavirus, contact tracing: formazione ISS per 100 medici specilizzandi

contact tracing

Fontana: risorsa straordinaria per prevenire recrudescenza virus
Brusaferro: epidemiologia ‘da campo’ punto chiave

Monitorare gli ‘infetti’, controllare i loro contatti, sollecitare tamponi in caso di rischio con il contact tracing. Sono questi gli obiettivi del corso di Formazione a Distanza organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attivo già da alcune settimane per gli operatori del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), e iniziato martedì 9 giugno per gli specializzandi di 5 Scuole lombarde di Igiene e Medicina Preventiva.

Le Scuole che partecipano

L’iniziativa, concordata tra ISS e Direttori delle Scuole di specializzazione di Milano Statale, Milano Bicocca, Vita-Salute San Raffaele, Pavia e Brescia, con l’auspicio della Presidenza di Regione Lombardia, ha l’obiettivo di mettere a disposizione risorse aggiuntive, costituite dai circa 100 medici igienisti in formazione che stanno svolgendo i loro tirocini sul campo.

Brusaferro (ISS): contact tracing cruciale in ‘fase 2’

“Il contact tracing rappresenta in questa ‘fase 2‘ – dice il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro – un elemento cruciale per il controllo dell’epidemia COVID-19. Ed è un punto chiave perché rappresenta l’epidemiologia ‘da campo’. Infatti, avere professionisti qualificati è uno degli obiettivi dell’ISS. Che fin dall’inizio dell’epidemia ha attivato corsi FAD per gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale. Con le scuole lombarde, in particolare, è iniziato così un percorso. Che ha lo scopo di migliorare e rafforzare la sanità pubblica e le sue strutture. Dovrà essere questa l’eredità dell’epidemia”.

Regione plaude all’iniziatva dell’ISS

Regione Lombardia – commenta il presidente Attilio Fontana – plaude all’iniziativa dell’Istituto Superiore di Sanità e alla disponibilità offerta dalle 5 scuole lombarde di Igiene e Medicina Preventiva. I cento medici igienisti formati per le attività di contact tracing costituiranno una risorsa straordinaria per le nostre Ats che potranno contare sul loro coinvolgimento. La sorveglianza territoriale, l’intercettazione e l’isolamento di nuovi casi positivi sarà fondamentale per prevenire la formazione di nuovi focolai e la recrudescenza del virus”.

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