“Una notizia che ci riempie di tristezza. Ai familiari e ai suoi cari giungano le più sentite condoglianze e il cordoglio della Regione Lombardia e dei lombardi”. Così il presidente Attilio Fontana, dopo aver appreso della scomparsa di Luca Scatà, l’agente di Polizia che il 23 dicembre del 2016, dopo uno scontro a fuoco davanti alla Stazione di Sesto San Giovanni, fermò la fuga di Anis Amri, il terrorista islamico protagonista della strage di Berlino nella quale furono uccise dodici persone travolte da un camion, tra le quali l’italiana Fabrizia Di Lorenzo.
Amri, dopo la colluttazione, morì, mentre Christian Movio, collega di Scatà, rimase ferito. I due agenti ricevettero la medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“L’allora assessore regionale, Viviana Beccalossi, con il governatore Roberto Maroni – aggiunge Fontana – decisero che la realizzazione un nuovo Commissariato di Polizia, che sostituisse l’ obsoleta struttura di Sesto San Giovanni, nell’ambito del progetto di riqualificazione delle ex aree Falck, fosse il miglior riconoscimento per l’azione dei due agenti. Una proposta accolta e inserita nel progetto di recupero delle aree”. “Quando l’opera sarà realtà – conclude il governator e- il nome di Luca Scatà dovrà diventare un ricordo e simbolo indelebile del suo coraggio”.
Luca Scatà, il suo un gesto di coraggio
“Il mio legame con Sesto San Giovanni è sempre stato e continua a essere molto forte – aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa – e ricordo bene le sensazioni che tutti provarono nell’apprendere quella notizia. Un gesto di coraggio e abnegazione che contribuì a arginare il dilagare del terrorismo islamico. Porteremo sempre nel cuore il ricordo dell’agente Luca Scatà e lo onereremo in ogni occasione come esempio di rettitudine”.