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Al via anno accademico Scuola Formazione in Chirurgia Robotica

chirurgia da svegli

Una virtuosa collaborazione Regione e Università

Iniziato il nuovo anno accademico della Scuola di Formazione in Chirurgia Robotica del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano presso il polo universitario dell’ospedale San Paolo.

I presenti

Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente di Regione Lombardia, il Rettore dell’Università degli Studi di Milano Elio Franzini, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Vincenzo Zuccotti e il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco.

L’obiettivo

L’obiettivo, infatti, è quello di sviluppare un percorso formativo altamente innovativo. E farlo attraverso l’utilizzo di un Sistema Robotico di ultima generazione. Nonchè sviluppare insegnamenti e percorsi formativi rivolti agli studenti, specializzandi e medici strutturati.

Altre finalità

Tra le altre finalità anche incrementare ricerche e collaborazioni scientifiche già in atto con molte Università e Istituti nazionali e internazionali attraverso scambi con residents o visiting professor. Nonchè partecipazioni a studi multicentrici con impatto favorevole sulla produzione scientifica.

Finanziamento regionale di 700.000 euro

Il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia per l’importo di 700.000 euro per l’acquisto di parte della strumentazione necessaria (consolle chirurgica e simulatore virtuale) e dall’Università degli Studi di Milano per il personale e i costi di allestimento e di gestione delle attività didattiche e scientifiche.

Collaborazione tra istituzioni e Università

“Vogliamo ribadire l’importanza della collaborazione tra istituzioni e Università – ha dichiarato il vicepresidente di Regione Lombardia – per favorire la conoscenza degli studenti attraverso un programma strutturato e integrato sulla tecnica robotica interessando tutte le specialità”.

Formazione e lavoro sul campo le priorità della collaborazione

“Formazione e lavoro sul campo – ha aggiunto il vicepresidente – sono le priorità di questa collaborazione. Nata proprio per stimolare la conoscenza degli studenti attraverso l’utilizzo di apparecchiature innovative di ultima generazione”.

Filosofia della robotica nel piano triennale regonale di ricerca e innovazione

“La filosofia della tecnica robotica – ha chiarito – è al centro del nostro programma triennale di ricerca e innovazione che sosteniamo con ingenti risorse. Nonchè con la convinzione di poter compiere un grosso passo avanti nel futuro, per una medicina sempre più di precisione. Perchè si sia sempre più in grado di ridurre l’invasività di un’operazione”.

Sala operatoria integrata e aule didattiche

Presso il San Paolo sono state allestite una sala operatoria integrata con installazione di sistema robotico dotato di doppia consolle (una per il discente esperto e l’altra per lo studente). Inoltre ci sono aule didattiche fornite di collegamento con la sala operatoria. Tutto questo per la live surgery e il simulatore robotico.

Evoluzione della chirurgia laparoscopica

L’evoluzione della chirurgia laparoscopica è la chirurgia ad alta complessità tecnologica. Che si avvale soprattutto dell’impiego della robotica. Infatti migliora la visione del campo operatorio (3D). Perchè agevola il chirurgo durante l’esecuzione di interventi di chirurgia maggiore resi complessi da problematiche anatomiche dei pazienti. Questo grazie all’ausilio di strumenti innovativi che consentono movimenti più ampi, precisi e risolutivi. E, garantendo lo sviluppo dei processi tecnologicamente avanzati nella cura dei cittadini, riduce l’invasività chirurgica e la degenza ospedaliera.

Università riconosce valore specialisti ospedale

“Con questo progetto, l’Università degli Studi di Milano – ha commentato il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco – avvalora i nostri specialisti in termini di competenza clinica e tecnologica. Inoltre ci permette di aumentare l’offerta sanitaria e specialistica sul territorio. Nonchè rendere fruibili ai pazienti le migliori tecnologie”.

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