La costruzione di una rete delle case museo lombarde e l’avvio di politiche congiunte. A questo importante strumento di promozione dell’offerta culturale sta lavorando l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, che ha incontrato oltre 30 rappresentanti di case museo (una dimora privata che per la sua valenza storica e per il patrimonio artistico in essa conservato è stata trasformata in museo).
“Solo costruendo delle reti – ha evidenziato l’assessore Galli – e razionalizzando l’offerta culturale si può assecondare il trend molto positivo di visitatori che sta registrando la regione Lombardia, in netta controtendenza rispetto al dato nazionale”.
“Ho ascoltato con grande attenzione tutte le sollecitazioni pervenute dagli interventi dei presenti – ha proseguito – e sono numerosi gli spunti che ho ricevuto e che si trasformeranno in prospettive strategiche di lavoro. Ritengo fondamentale articolare l’offerta museale lombarda, che è di assoluto rilievo, in reti tematiche. Mettersi insieme per fare massa critica, avviare delle politiche coordinate dal punto di vista comunicativo, realizzare un logo che contraddistingua le case museo lombarde e un sito internet dedicato sono gli obiettivi immediati. Questa iniziativa ci consente di costruire dei percorsi culturali anche all’interno del più vasto tema delle case museo. Penso, per esempio, a percorsi che tengano insieme le case degli scrittori, le case dei collezionisti, le case delle famiglie aristocratiche. E anche a progetti tematici, didattici e di ricerca comuni tra le varie strutture museali. Sulla scia della rete delle case museo, adotteremo lo stesso schema per costruire altre reti museali, rafforzando l’offerta culturale della nostra regione e, così, il suo primato”.
mac