La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, ha approvato il nuovo Piano cave della provincia di Brescia per i settori sabbia, ghiaia e argilla.
Il testo verrà ora trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Dal punto di vista della dimensione, quella deliberato oggi è il Piano più importante della Lombardia insieme a quello della città Metropolitana di Milano.
Cattaneo: territorio tutelato e attenzione all’ambiente
“Abbiamo voluto tutelare l’ambiente e il territorio – ha spiegato Cattaneo – in una logica di sviluppo sostenibile dell’attività estrattiva”.
“Rispetto alla precedente pianificazione – ha proseguito – si ha una riduzione degli ambiti estrattivi che passano da 54 a 39”.
“Nel corso dell’istruttoria della Giunta – ha continuato l’assessore – sono state rafforzate le misure di tutela ambientale e implementate le prescrizioni, così come le opere di mitigazione, di compensazione e il loro monitoraggio. Questo con particolare riferimento alla Rete ecologica regionale, alla tutela delle acque sotterranee, alle emissioni di polveri e rumore, alla tutela dei contesti agricoli e del paesaggio”.
Il nuovo Piano cave
Il Piano individua un fabbisogno di sabbia-ghiaia di 42.919.000 metri cubi da soddisfare in 39 ambiti estrattivi a fronte dei 54 previsti dal Piano cave 2005, che prevedeva un fabbisogno di 70.280.000 metri cubi. Esclusa la pianificazioni di ambiti di argilla: a causa della mancanza d’interesse per la crisi del settore.
Accoglimento di osservazioni, indicazioni e pareri
“Abbiamo avviato l’istruttoria del nuovo Piano – ha proseguito Cattaneo – sulla base delle osservazioni che ci sono pervenute. Abbiamo svolto sopralluoghi sul territorio, incontri con i Comuni interessati e con gli operatori; individuato soluzioni condivise anche con la Provincia, che hanno permesso di migliorare il Piano. Apportate inoltre alcune modifiche e migliorie alla proposta, il tutto in stretta collaborazione con il territorio al fine di mantenere il corretto equilibrio tra le esigenze produttive del settore e le tutele ambientali. Abbiamo inoltre recepito le indicazioni e le condizioni contenute nel parere del Comitato cave e nel Parere Motivato finale”.
Il precedente piano
L’ultimo Piano cave era stato nel novembre del 2004, pubblicato sul Burl a gennaio 2005, e ha perso definitivamente efficacia il 25 gennaio del 2018.
Durata decennale
La nuova pianificazione avrà durata decennale dalla data di pubblicazione sul BURL.
“L’attività estrattiva oggi – ha concluso l’assessore – agisce nel rispetto dell’ambiente e guarda all’economia circolare, come fanno i più avanzati comparti industriali. Ora attendiamo con fiducia l’esame del Consiglio regionale, che spero vorrà approvarlo prima della fine della legislatura”.
In questa tabella è riportato l’elenco degli ATE con i volumi di produzione escavatili nel decennio di efficacia della nuova pianificazione e le riserve dei giacimenti.