Un ‘bonus badanti’ per aiutare le famiglie con componenti fragili. Anche in ragione delle difficoltà socio-economiche conseguenti all’emergenza sanitaria. Ed in più valorizzare la figura dell’assistente familiare, facendola evolvere. Sono gli obiettivi del provvedimento della Giunta regionale lombarda che, su proposta dell’assessore a Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, ha semplificato ancora di più le Linee guida che istituiscono gli Sportelli per l’assistenza familiare e i Registri degli assistenti familiari, “allargando pure la platea dei beneficiari” ha spiegato.
Favorire l’incontro regolato tra domanda e offerta
“Garantire l’accesso rapido alle prestazioni offerte dalle assistenti familiari – ha precisato l’assessore – e valorizzare il lavoro delle badanti è stato il nostro intento” . La volontà di favorire un incontro regolato tra domanda e offerta. Così da garantire servizi qualificati, superare il lavoro in nero, valorizzare e sostenere l’attività di assistenza e di cura, rendendola d’ora in avanti più facile.
Bonus badanti per le famiglie, chi ne ha diritto
Hanno diritto ad accedere al contributo pari a 2.400 euro (ossia al 60% delle spese sostenute per la retribuzione della badante), le famiglie con reddito inferiore a 25.000 euro. Oltre alle famiglie con un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro, fino ad un tetto massimo pari a 2.000 euro.
Alle badanti chiesto diploma di scuola secondaria o autocertificazione
Per iscriversi ai Registri, gli assistenti familiari dovranno essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di primo grado o fornire un’autodichiarazione con cui attestano il livello di conoscenza della lingua, adeguato alle mansioni da svolgere.
Potenziare gli sportelli informativi e sostenere le famiglie
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere gli sportelli informativi territoriali. Così da orientare e assistere i cittadini che cercano e hanno bisogno di selezionare un’assistente familiare. Ma nello stesso tempo favorire le famiglie con un bonus che abbatta i costi che devono sostenere” ha dichiarato l’assessore.
“Ora, non avendo esaurito le risorse che abbiamo messo in campo, abbiamo deciso – ha concluso Silvia Piani – di semplificare, oltre che allargare, i criteri di accesso alla misura, ampliando così la platea dei beneficiari e incrementando l’entità massima del contributo riconoscibile” .
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