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Covid: Bollate, Mede, Viggiù e Castrezzato, strategia combinata funziona

Bollate Mede Viggiù Castrezzato - ridotta

Moratti: incidenza casi ridotta anche di 30 volte

A Bollate, Mede, Viggiù, Castrezzato: la strategia combinata per combattere il Covid funziona. Regione Lombardia ha adottato a fine febbraio la nuova azione per ridurre e contenere l’epidemia. In alcuni Comuni dove si erano sviluppati focolai e l’incidenza dei contagi era particolarmente alta.

“Davanti all’incidenza delle varianti nelle dinamiche dei contagi – osserva la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – e al riproporsi di determinate criticità, abbiamo adottato una strategia di contenimento e di vaccinazione reattiva”.

Imposizione misure restrittive e vaccinazione su target precisi

“Due sono gli strumenti che abbiamo utilizzato a Bollate, Mede, Viggiù e Castrezzato” spiega l’assessore al Welfare. “Da una parte l’imposizione di misure restrittive: ai territori interessati vengono applicate le misure restrittive da fascia rossa. Dall’altra stiamo somministrando in modo mirato la nuova ‘arma’ a disposizione, cioè il vaccino. La popolazione dell’area interessata dall’intervento viene vaccinata scegliendo precisi target, che in alcuni casi può essere l’intera popolazione”.

Andamento nei primi 4 Comuni investiti dalla strategia

I primi quattro Comuni investiti da questa nuova strategia, iniziata il 26 febbraio sono: Bollate (Mi), Mede (Pv), Viggiù (Va) e Castrezzato (Bs), che hanno visto crollare l’incidenza dei casi anche di 30 volte.

Viggiù (Va): si è avviata la vaccinazione massiva della cittadinanza, con una copertura che arriva al 78% della popolazione vaccinabile (over18), ovvero il 61,8% della popolazione totale, e una punta di adesioni dell’83% fra gli over 65. Il tasso di incidenza del contagio è crollato da 664 a 19 su 100.000 abitanti in un mese.

Mede (Pv): la vaccinazione ha riguardato il 51% della popolazione vaccinabile (44,1% del totale abitanti), e il Comune è passato da un’incidenza di 1.360 a metà febbraio ai 110 di questa settimana.

Bollate, comune alle porte di Milano: anche se l’incidenza dei casi non era altissima, si è deciso di intervenire con una vaccinazione target sulle categorie più a rischio per età anagrafica, per un totale del 12,2% della cittadinanza totale, facendo calare da 315 a 99 l’incidenza su 100.000 abitanti.

Castrezzato (Bs): è stato vaccinato il 6,7% della popolazione totale riducendo in maniera decisa l’incidenza dei casi passati da 1828 a 94 su 100.000 abitanti.

La situazione negli altri 23 comuni del Basso Sebino

Interventi riproposti nei 23 comuni della cintura del Basso Sebino tra le province di Bergamo e Brescia. Si tratta di quelli inseriti a fine mese nella fascia ‘arancione rafforzato’, dove si stanno vaccinando non solo gli ultraottantenni, come in tutta la Regione, ma anche la fascia d’età tra i 60 e i 79 anni.

Anche qui i primi dati che emergono, documentano un tasso di incidenza dei casi passato da 500 nella prima settimana di marzo a 162 di questa settimana. Ricordando sempre che sono necessarie circa 2-3 settimane dopo la prima dose per lo sviluppo di una immunità efficace contro l’infezione.

Numeri dicono validità misure adottate e capacità nostro sistema

“Questi numeri – aggiunge Letizia Moratti – ci indicano la strada maestra della vaccinazione massiva della popolazione lombarda. Ma rivelano anche la validità delle misure adottate e la capacità del nostro sistema sanitario di rispondere in modo sempre più adeguato alla pandemia Covid-19“.

Lombardia: 16.000 su 29.551 decessi nei primi 3 mesi pandemia

Lo si vede anche osservando i dati sul numero dei decessi in Lombardia: 29.551 cittadini lombardi hanno perso la vita a causa del coronavirus dal 24 febbraio dell’anno scorso e di questi più di 16.000 nei primi tre mesi della pandemia. Da allora la seconda ondata ha colpito più duramente il resto d’Italia, segno che il sistema sanitario lombardo ha imparato a contrastare meglio l’epidemia che ha fatto 2,6 milioni di morti nel mondo.

Essere riusciti a vaccinare alcune categorie lascia ben sperare

“Siamo riusciti a vaccinare – conclude la vicepresidente di Regione Lombardia – il personale sanitario, gli ospiti e il personale delle Rsa. Inoltre abbiamo iniziato la vaccinazione delle categorie più colpite dal contagio e dei più fragili. Questo ci lascia ben sperare. In vista di questi ultimi mesi che ci separano dal giorno in cui tutti i cittadini lombardi saranno vaccinati. Gli ospedali e le terapie si svuoteranno e potremo realisticamente vedersi avvicinare alla voce decessi Covid, finalmente il numero zero”.

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