Regione Lombardia ha approvato una proroga, fino a venerdì 29 novembre, per la scadenza del termine per la presentazione delle domande per il ‘Bando Rifugi 2024’, aperto il 10 luglio con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro. Ad annunciarlo è l’assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, commentando la firma del decreto regionale.
‘Bando Rifugi 2024’ Lombardia, c’è la proroga
Le domande potranno quindi essere presentate fino alle ore 16 del 29 novembre 2024. Il ‘Bando Rifugi 2024’ prevede la concessione di contributi ai rifugi alpinistici ed escursionistici presenti sul territorio montano lombardo. “Il ‘Bando Rifugi 2024’ – ricorda l’assessore Massimo Sertori – è una dimostrazione dell’attenzione della Regione al mondo della montagna e della sua economia. Le montagne rappresentano il 40 per cento del territorio lombardo. Si tratta di un ‘tesoro’ che valorizziamo e sosteniamo con risorse concrete che aiutano il lavoro di quanti gestiscono i rifugi. Ovvero dei veri propri presìdi della montagna”.
Interventi finanziabili
Regione Lombardia, attraverso il bando, promuove interventi di realizzazione, ampliamento, manutenzione straordinaria e ristrutturazione ai fini dell’innovazione tecnologica, e ancora di riqualificazione, di sicurezza, di accessibilità, di efficientamento energetico e di mitigazione dei fenomeni naturali, per i rifugi alpinistici ed escursionistici.
Chi può fare domanda
Possono presentare domanda i gestori o i proprietari di queste strutture, ubicate in Comuni montani o parzialmente montani, regolarmente iscritti nell’Elenco regionale dei Rifugi Alpinistici e Rifugi Escursionistici. I beneficiari possono essere associazioni, soggetti pubblici e privati.
Le domande devono essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi, all’indirizzo bandi.regione.lombardia.it.
Nuova e importante opportunità
“Il ‘Bando Rifugi 2024’ – conclude l’assessore Sertori – è una nuova e importante opportunità per tutto il comparto della montagna, soprattutto per quanti gestiscono i rifugi, ma anche per i Comuni nei quali sono allocati, e per tutti i fruitori che hanno, proprio in queste strutture beneficiarie del bando, un punto di riferimento importante. La proroga decisa consentirà di raccogliere più domande e istanze dal territorio”.