Assessore Bolognini: i giovani sono il nostro domani
”I bambini e i ragazzi di oggi rappresentano il nostro futuro. C’è purtroppo un legame stretto tra povertà economica ed educativa ma Regione Lombardia è impegnata a dare loro chances di successo”. Lo ha sottolineato oggi l’assessore regionale Stefano Bolognini (Politiche sociali, abitative e Disabilità) nel corso del suo intervento a Milano al convegno ‘Investire sul futuro: sfide, opportunità, pratiche’.
Pubblico, privato e terzo settore insieme per la crescita di famiglie e ragazzi
Il dibattito si è tenuto nella sede Intesa Sanpaolo, in piazza Belgioioso. È stato rganizzato dal Consorzio Pan che dal 2004 opera per sviluppare servizi all’infanzia e attività di ricerca. Si è parlato ad ampio raggio delle politiche di sostegno per la crescita culturale dei bambini e dei ragazzi, messe in campo in Italia, Europa e altre realtà del mondo. ”Regione Lombardia – ha ricordato Bolognini – promuove la continuità e l’organicità del percorso educativo e di istruzione, con un sistema che in questi anni è risultato di sostegno alle famiglia. Un sistema di tipo unitario che prevede come attori famiglie, istituzioni educative, enti locali, erogatori di servizi, siano questi pubblici, privati o del terzo settore”.
Per i bambini 63.000 posti in asili, nidi, scuole e centri prima famiglia
“Oggi, in Lombardia – ha chiarito – la rete di servizi per l’infanzia è costituita da 1.804 asili nido, 283 micro-nidi, 289 nidi famiglia e 86 centri prima infanzia. In totale si tratta di 2.462 unità di offerta per oltre 63.000 posti. Abbiamo le regole, scriviamo le leggi ma poi facciamo i conti con la realtà: c’è il calo di natalità, in alcune zone ci sono pochi bimbi e i nidi chiudono. C’è poi la difficoltà a portare i bimbi nelle strutture, penso per esempio a Sondrio e numerosi paesi di montagna. Ci sono ancora problemi di mentalità da superare, mi riferisco in questo caso all’accesso dei servizi per i bimbi con disabilità. Siamo impegnati su tutti questi fronti per dare aiuto alle famiglie e garantire un futuro roseo al numero più ampio possibili di bambini”
Il Fondo regionale copre il 5% dei costi gestionali
Per il mantenimento della rete dei servizi per la prima infanzia attraverso il Fondo sociale regionale nel 2018 i Comuni hanno destinato il 19% del Fondo loro assegnato. Si tratta di una somma pari a circa 8,4 milioni di euro, che ha dato un contributo a circa il 35% del totale delle strutture presenti in regione, coprendo circa il 5% dei costi gestionali. “Un impegno che sta dando frutti – ha evidenziato l’assessore”. Inoltre i bambini da 2 a 3 anni iscritti a oltre 400 istituzioni educative lombarde erogatrici delle ‘classi primavera’ sono in costante crescita. E sono pari complessivamente a oltre 5.500 unità”.
1.700 scuole con diffusione capillare
Significativa e capillare – ha aggiunto – è la diffusione nel territorio lombardo dei servizi di istruzione a favore dei bambini in età prescolare, cioè da 3 a 6 anni, erogati da istituzioni scolastiche paritarie. Si tratta di circa 1.700 scuole, di cui oltre 1.400 paritarie private, con 135.000 bambini”.
Un Tavolo regionale per l’inclusione e il sostegno sociale
“Voglio ricordare – ha concluso Bolognini – come sia di recente approvazione la costituzione di un apposito Tavolo regionale di confronto. È stato istituito per far raggiungere ai nostri bimbi obiettivi di crescita armonica e completa della persona. Ne fanno parte interlocutori istituzionali, ANCI Lombardia, l’Ufficio scolastico regionale, membri del comune di Milano e degli enti territoriali. Punta a far condividere i criteri della pianificazione e il monitoraggio dei risultati. Per individuare modalità di sviluppo del sistema integrato da zero a sei anni e dei Poli per l’infanzia, in un’ottica di collaborazione istituzionale e di partenariato sociale”.
Pari opportunità per tutti i bambini
“Dobbiamo garantire a tutti i bambini pari opportunità di educazione e di istruzione, superando le disuguaglianze e le barriere sociali ed economiche. Aiutare a farli crescere in maniera armonica, significa anche questo – ha aggiunto Bolognini -. E permette di raggiungere obiettivi di inclusione, di conciliazione vita-lavoro e di corresponsabilità delle famiglie. Il tutto in una dinamica che integra gli aspetti legati all’istruzione con quelli della promozione della partecipazione al mercato del lavoro. E della prevenzione del rischio povertà e del sostegno sociale”.
dbc